Oltre il 40% del totale erogato è andato a iniziative per rispondere alle nuove emergenze sociali e ai bisogni delle categorie più in difficoltà. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha approvato il bilancio 2019, da cui emerge che l’anno scorso ha erogato complessivamente oltre 3,7 milioni di euro per realizzare 210 progetti sul territorio. Si tratta di risorse indispensabili per l’Università, per le strumentazioni socio-sanitarie, per l’arte e soprattutto per le categorie più svantaggiate e “invisibili” per il perdurare delle difficoltà economiche. Tra questi: il sostegno all’attività della Mensa dei poveri di “San Rocco”, il supporto alle attività di assistenza per i malati di Sla, il contributo in favore delle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione sugli interessi su mutui ipotecari agevolati de La Cassa di Ravenna Spa e della Banca di Imola Spa,
«Siamo fieri di aver realizzato in questi anni, – ha dichiarato il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – nei vari campi della promozione sociale, innovazione sanitaria, universitaria e culturale, un incremento delle buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza sociale e civile. La Fondazione Cassa ha aggiunto con la sua azione un “valore” di alta civiltà per la crescita del nostro territorio e delle opportunità giovanili, un esempio di trasparenza per il progresso della comunità».
Sono poi state poste le basi per l’insediamento a Ravenna del Corso di Laurea Magistrale di Medicina e Chirurgia, promosso dall’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Romagna Salute” e comporterà anche la trasformazione dell’Ospedale di Ravenna in Policlinico Universitario, con un conseguente potenziamento strutturale di tutti i servizi sanitari di Ravenna, valorizzando gli attuali professionisti, attirando competenze e investimenti sia sugli ospedali che sulla medicina del territorio.
Sono inoltre confermati i contributi al Ravenna Festival, al nuovo Museo di Classe, alla Fondazione Museo delle Ceramiche di Faenza, al Festival Dante2021, all’Ospedale di Ravenna e all’Irst di Meldola
Infine, nel corso del 2019 sono terminati i lavori edili di restauro del corpo storico di Palazzo Guiccioli, con l’avvio della fase finale di installazione degli impianti e di allestimento dei sistemi multimediali e degli arredi dei Musei Byron e del Risorgimento.