L’istituto di via Calepina rilancia il proprio impegno negli “interventi di emergenza COVID 19”: sostegno per la ricerca diagnostica, acquisto di dispositivi di protezione individuale e macchinari per l’APSS e di tablet per gli studenti trentini per un totale di quasi 1 milione di euro.
Fondazione Caritro entra ora nella fase 2, con ulteriori 2,6 milioni di euro, volti a far ripartire il Trentino in diversi settori con un approccio di condivisione e co-progettazione tra realtà pubbliche e private, for-profit e no-profit.
“La nostra mission – commenta Mauro Bondi, Presidente del Consiglio di Gestione di Fondazione Caritro – è portare il nostro contributo di competenze e sostegno al territorio. Si tratta di mettere in rete il tessuto sociale e il capitale umano della comunità per sviluppare innovazioni e stimolare ricadute concrete per la popolazione. Il momento è certamente difficile e mai come oggi pieno di incertezze, ma nessuno si salva da solo e nessuno vince da solo, serve un gioco di squadra”.
“Il Comitato ha consentito in tempi molto rapidi un’integrazione delle risorse del piano 2020 per favore il piano antiCOVID e far ripartire il Trentino”, dice Elena Tonezzer, Presidente del Comitato di Indirizzo di Fondazione Caritro, che aggiunge: “Il momento più difficile speriamo possa essere alle spalle, ma adesso raccogliamo la sfida della ripartenza: la fase 2 non deve coglierci impreparati. Vogliamo essere un punto di riferimento per la cittadinanza. Questo approccio è parte della storia e della tradizione dell’Istituto.”
Il programma per accompagnare il Trentino nella ripartenza prevede interventi nei settori della ricerca, istruzione, cultura e sociale.
La Fondazione interviene con risorse economiche ma anche garantendo ampi margini di flessibilità per la gestione dei progetti in corso (agevolando le liquidazioni degli anticipi sui contributi, le proroghe dei tempi e la possibile revisione dei contenuti), offrendo strumenti webinar per un uso virtuale delle sale conferenze ed avviando un processo, in collaborazioni con altri partner, per la creazione, lo sviluppo e la gestione di una piattaforma di progettazione partecipata e fare rete anche a distanza.
In ambito ricerca verranno destinati 200 mila euro per ulteriori iniziative di ricerca anti Covid-19 per lo studio di soluzioni applicative in tempi brevi e quindi favorire la ripartenza.
Nel campo dell’istruzione gli interventi prevedono il coinvolgimento di istituti scolastici, enti esterni, docenti, oltre agli studenti e le loro famiglie per 720 mila euro.
Nel contesto della cultura si prevedono 460 mila euro di interventi per incentivare l’innovazione dell’offerta culturale tramite l’uso delle nuove tecnologie digitali e la progettazione di eventi culturali di prossimità per rigenerare l’offerta nel periodo estivo attraverso logiche di comunità di vicinato che possano stimolare rinnovate modalità di vivere la cultura e la collettività.
Il piano di ripartenza per il sociale prevede un contributo di 1,29 milioni di euro per il sostegno di iniziative co-progettate con enti pubblici e privati per progetti di comunità volti ad affrontare vulnerabilità emergenti, ri-progettare luoghi e modalità di gestione dei laboratori protetti. Inoltre formazione ed inserimenti lavorativi per giovani e profili vulnerabili, gestiti con logiche che possono sostenere la ripartenza di enti del terzo settore e del sistema delle imprese.