Coinvolgere i giovani del proprio territorio per immaginare e costruire insieme il futuro di una città. Questo è l’obiettivo del progetto Think Big lanciato da Cariparma e Libera Università dell’Educare, che insieme hanno aperto una piattaforma per raccogliere le idee e i progetti dei ragazzi che vivono nella provincia di Parma. Il progetto, giunto alla seconda edizione e diretto agli under 35, invita i partecipanti a proporre idee nei seguenti ambiti d’intervento: valorizzazione e tutela del territorio, economia e innovazione, inclusione sociale.
Da parte loro, la Fondazione Cariparma e la Libera Universita? dell’Educare mettono a disposizione risorse economiche – 500mila euro con un massimo assegnabile ad ogni idea progettuale di 50mila euro – per la realizzazione delle idee dei giovani, competenze professionali per l’attivazione di percorsi di accompagnamento individualizzati nelle diverse fasi del lavoro, con lo scopo di sostenere la trasformazione di idee in progetti concreti. Il progetto ha riscosso un grande successo nella sua prima edizione, con 70 proposte presentate da oltre 300 partecipanti con un’età media di 28 anni e con il finanziamento di 15 progetti che oggi coinvolgono direttamente quasi 90 persone.
«Confortati dal successo della prima edizione – ha spiegato il presidente di Fondazione Cariparma Gino Gandolfi – abbiamo deciso di lanciare la seconda call proprio in questi giorni in cui il nostro paese sta vivendo un’emergenza sanitaria molto grave. In aggiunta alle tante iniziative che abbiamo realizzato e che stiamo realizzando per supportare i medici e gli operatori sanitari dei nostri ospedali, abbiamo pensato di fare la nostra parte per contribuire a guardare il futuro con fiducia ed ottimismo: abbiamo scelto di dare un segnale di speranza per i giovani e per la città avviando un percorso che durerà ben oltre l’emergenza».
Fra i progetti vincitori della passata edizione ci sono proposte per aumentare la vivibilità delle piazze di Parma, valorizzare il turismo, l’arte, la cultura cittadina, ridurre gli sprechi, aprire una startup o un’impresa innovativa, favorire l’inclusione sociale di diversamente abili, migranti, donne, giovani, disoccupati.