Fondazione Carispaq, Comune dell’Aquila, Ance L’Aquila e Soprintendenza archeologia Belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del cratere sono i soggetti che stanno curando il progetto di riqualificazione e restauro del “Torrione” dell’Aquila. I lavori di restauro del Torrione saranno finanziati dalla Fondazione Carispaq con uno stanziamento di 170mila euro, mentre Ance L’Aquila, che si è occupata della progettazione, curerà la direzione lavori e la sicurezza.
«Anche questo è un intervento importante per la Fondazione Carispaq – ha dichiarato Marco Fanfani, presidente della Fondazione – che abbiamo immaginato da tanto tempo e che diventa complementare a quello di riqualificazione di Parco del Castello che si sta concludendo. Esso, inoltre si inscrive nel più ampio programma di azioni che la Fondazioni ha inteso sostenere in questi dieci anni per restituire alcuni tasselli identitari del patrimonio storico e artistico danneggiato dal sisma».
Il Torrione è uno dei manufatti meno conosciuti dal punto di vista storico ed archeologico del capoluogo, eppure è ben presente nell’immaginario collettivo, tanto da dare il suo nome ad un intero quartiere nell’immediata periferia dell’Aquila. Sarà oggetto di un accurato restauro che prevede di disinfestare e pulire le superfici, reintegrando le stuccature danneggiate (anche dal sisma del 2009) e le parti lapidee mancanti. Sarà riqualificata tutta l’area intorno al manufatto, ripristinando il piano di calpestio con una protezione e illuminazione adeguate all’importanza del monumento e alla sua valorizzazione. L’intervento prevede anche uno scavo archeologico come indagine diagnostica preliminare al restauro che servirà a dare certezze sulla natura del Torrione. Oggi la tesi più accredita è quella che il Torrione fosse stato realizzato quale tomba del periodo imperiale romano, lungo un importante asse viario e sia stato poi riutilizzato per una struttura idraulica del XIV secolo.
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