Oltre 6 milioni di euro stanziati dalle fondazioni di origine bancaria italiane tramite l’Acri per le popolazioni colpite dal sisma. Questo il bilancio tracciato in occasione dell’evento organizzato dalla Fondazione Carispaq da titolo “L’Acri e le Fondazioni di origine bancaria al fianco delle popolazioni colpite dal sisma” per ricordare i 10 anni trascorsi dal terremoto. L’azione di sistema promossa dall’Acri è stata indirizzata verso importanti obiettivi: dalla tutela del patrimonio culturale con il restauro di monumenti identitari per la comunità ad interventi volti a favorire la ripresa delle attività economiche e del sistema dell’alta formazione, dal sostegno alle istituzioni culturali all’aiuto alle realtà sportive dilettantistiche del territorio aquilano, nell’ottica di favorire la ricucitura del tessuto sociale ed i momenti di aggregazione.
Durante l’incontro il Presidente di Acri Giuseppe Guzzetti ha ricordato la nascita dell’intervento delle fondazioni di origine bancaria per L’Aquila: «Ci attivammo subito – spiega – per far sentire la vicinanza del nostro sistema alla popolazione aquilana colpita da una tragedia così profonda. Fu raccolta un’importante somma che nei mesi e negli anni successivi fu destinata ad una serie di interventi che andassero a sostenere la cultura, l’economia, il sociale. Fu deciso però che le scelte di destinazione di quella donazione dovessero arrivare dalla Fondazione del territorio, ed in questo caso la Fondazione Carispaq, che più di ogni altra conosceva la situazione. Certo quelle scelte sono state poi condivise con l’Acri e il nostro sistema; ma mi piace sottolineare che le decisioni prese arrivarono dal territorio e andarono, come oggi, abbiamo potuto constatare, nella direzione di dare l’avvio alla rinascita». Una modalità, questa utilizzata all’indomani del terremoto dell’Aquila, che ha costituito un modello di intervento del sistema delle fondazioni bancarie italiane che hanno costituito un Fondo per le emergenze pronto a supportare i territori che si sono trovati a fronteggiare situazioni simili negli anni successivi.
«In questi anni – ha proseguito il Presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani – sono stati tanti i progetti realizzati e tante le iniziative organizzate per far ripartire il tessuto socio economico del nostro territorio. Inoltre, nel mese di settembre scorso siamo tornati nella nostra sede a Palazzo dei Combattenti, un rientro in centro storico che è simbolo sia del processo di ricostruzione post sisma, al quale la Fondazione partecipa attivamente, sia del necessario legame che si è inteso istaurato con il tessuto sociale. In questo senso, la Fondazione Carispaq continua ad essere vicina alle esigenze della comunità sostenendo le idee e i progetti per lo sviluppo futuro del nostra territorio».
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