Il Fondo per il recupero del patrimonio artistico e culturale della città di Venezia danneggiato dall’acqua alta, costituito dalla Fondazione di Venezia lo scorso 22 novembre ha già registrato importanti adesioni che hanno permesso di raggiungere finora la cifra di 2,4 milioni di euro.
Allo stanziamento iniziale di 500mila euro deciso dalla Fondazione si sono aggiunte le partecipazioni di Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) e Fondazione Cariparo. In particolare il Consiglio di Acri, sottolineando l’importanza dell’iniziativa attraverso il proprio presidente Francesco Profumo, ha subito accolto l’appello del Presidente della Fondazione di Venezia, Giampietro Brunello, per aiutare la città e le isole devastate dall’acqua alta e ha disposto la partecipazione al Fondo per un importo di 1,5 milioni di euro come contributo da parte del mondo fondazionale per il tramite di Acri. Acri ha, inoltre, delegato alla Fondazione di Venezia la gestione operativa di queste risorse. Nel contempo altre fondazioni di origine bancaria hanno manifestato la volontà di contribuire ulteriormente all’incremento del Fondo, che comunque rimane aperto anche ad altri enti ed istituzioni.
“Con la costituzione di questo Fondo – spiega il presidente Brunello – vogliamo svolgere fino in fondo il nostro ruolo per la città e la sua comunità, tanto più necessario nei momenti in cui Venezia soffre per la sua fragilità. Garantiremo, ovviamente, la massima trasparenza in ogni fase della gestione di questa operazione che ha già registrato adesioni importanti come quelle di Acri e Fondazione Cariparo. A questo proposito ringrazio i presidenti dei due Enti e tutti i colleghi per aver subito compreso il senso della proposta della Fondazione di Venezia aderendo tempestivamente e dimostrando che il nostro può diventare un efficace intervento di sistema”.
Il Consiglio Generale di Fondazione Venezia ha approvato il Regolamento per la gestione del “Fondo per il recupero del patrimonio artistico culturale della città di Venezia danneggiato dall’acqua alta” delineando le attività e le iniziative che possono beneficiare delle risorse. Le richieste potranno essere presentate entro il 31 gennaio 2020 e dovranno riferirsi alla conservazione e manutenzione straordinaria di beni, opere e immobili storico-artistici, archivi, biblioteche, fondi documentari situati nel centro storico di Venezia o nelle isole e danneggiati dall’acqua alta eccezionale del 12, 13 e 15 novembre 2019.
Il regolamento che stabilisce i criteri di accesso al Fondo e il modulo per la richiesta di contributo sono disponibili sul sito della Fondazione di Venezia.