Oltre 3 milioni di persone over 50 in Italia sono propense ad aiutare gli altri tramite un lascito testamentario a favore di un’organizzazione non profit. 1,3 milioni l’hanno già fatto e altri 2 milioni dichiarano di voler prendere in considerazione questa scelta: una possibilità per tutti di essere filantropi anche “dopo”, confidando che il proprio lascito testamentario, grande o piccolo che sia, posto in buone mani, capaci di operare e fare rete, potrà dare buoni frutti anche quando non ci si sarà più. A rivelarlo è un’indagine di GFK Italia, che segnala come questa tendenza sia in costante crescita e che al riguardo l’Italia sia terza in Europa solo dopo Gran Bretagna e Germania. Negli articoli a seguire raccontiamo di regali postumi affidati da privati alle Fondazioni di origine bancaria. Ma nel nostro Paese ci sono anche filantropi che conferiscono i loro lasciti quando sono ancora in vita, per vedere subito i frutti concreti del proprio dono. E c’è chi sceglie come destinatarie proprio le Fondazioni. È questo il caso, per esempio, della signora Giuseppina Micheletti, settantenne volitiva ed energica, che l’11 settembre dello scorso anno ha donato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca un bellissimo immobile di sua proprietà, da destinare ad attività di tipo sociale, che sono già state avviate. Proprio qui, in Borgo Giannotti, quartiere caratteristico di Lucca, dopo l’estate sono partite infatti le iniziative dell’associazione “La Luna”, attiva nell’ambito del contrasto alla violenza sulle donne, e del Centro “Carlo del Prete”, comunità a dimensione famigliare che ospita minori, con l’obiettivo di dare loro serenità, accoglienza e un progetto educativo personalizzato. La Fondazione ha provveduto al restauro del palazzo e ai necessari adeguamenti e arredi del primo piano dell’edificio, dove sono ospitate queste due realtà. La signora Micheletti ha dichiarato che la sua scelta della Fondazione quale destinataria del prezioso bene, la sua casa, è maturata proprio perché vede la Fondazione come garante dell’efficacia delle iniziative solidali da sviluppare negli ambienti da lei donati.
«Questa donazione – ha detto all’inaugurazione – nasce dalla volontà di aiutare chi ha bisogno e di fare qualcosa per la mia città. È il posto dove sono nata e cresciuta: c’è stata nostalgia in questi giorni, superata grazie alla scelta di rendersi utile per la comunità. Per me è stato naturale individuare nella Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca il soggetto che potesse dare forma concreta al mio desiderio di condividere. Posso solo augurare a queste ragazze e a questi bambini di trovare tra queste mura la serenità che ancora io trovo nei tanti ricordi che mi legano a queste stanze».