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Green Jobs, con le Fondazioni le competenze le dà la scuola

Apprendimento di contenuti green ed economico-finanziari. Consuetudine a un approccio multidisciplinare per la soluzione di problematiche complesse come quelle ambientali. Sviluppo delle attitudini al lavoro di gruppo e al rispetto dei ruoli. Valorizzazione di talenti non altrimenti stimolati dal percorso curriculare. Crescita delle abilità a misurarsi con i problemi reali di un’impresa ambientalmente sostenibile. Capacità di apprezzare e valorizzare le peculiarità culturali del proprio territorio in termini di ricadute sociali e ambientali. Questo è quanto le Fondazioni di origine bancaria si propongono di lasciare in dote agli allievi delle scuole secondarie di secondo grado dei loro territori che avranno aderito al piano di formazione “Green Jobs” per la creazione di competenze imprenditoriali all green. È una nuova iniziativa di sistema, nata all’interno di Acri dietro suggestione della Commissione Ambiente dell’Associazione, presieduta dalla vicepresidente di Fondazione Crt Anna Chiara Invernizzi, sulla scorta della positiva esperienza dell’omonimo progetto gestito e finanziato da Fondazione Cariplo. Tra il 2015 e il 2017, esso ha coinvolto 105 classi del quarto anno di liceo in 38 scuole di 11 province lombarde, consentendo loro di vivere in prima persona un’esperienza, riconosciuta dal Miur come forma di Alternanza Scuola- Lavoro, che li ha fatti entrare in relazione con il mondo produttivo green e avviare realmente un’impresa, percorrendo tutti gli step della sua realizzazione, gestione e sviluppo, dall’elaborazione dell’idea imprenditoriale fino alla produzione e alla vendita. All’iniziativa avviata in ambito Acri finora hanno aderito otto Fondazioni (F. Cariplo, F. Crt, F. Cariparo, F. Tercas, F. Cr Pistoia e Pescia, F. Cr Perugia, F. Cr Salernitana, F. Carispezia) che, oltre al sostegno economico, daranno anche un importante apporto operativo sul campo, contribuendo sui loro territori al coordinamento del progetto, che si presenta piuttosto articolato. È, infatti, prevista una prima fase in cui organizzazioni locali che si occupano di green, selezionati dalle varie Fondazioni, saranno “addestrati” dalla società non profit Invento Innovation Lab per formare a loro volta i docenti, che implementeranno il progetto nelle scuole insieme a Junior Achievement, la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola, che si basa sulla metodologia della miniimpresa di studenti tipica del programma “Impresa in azione” collaudato in Europa da trent’anni. L’organizzazione green formata da Invento Innovation Lab, e da questa supportata durante l’intero percorso, promuoverà una mappatura dei soggetti virtuosi sotto il profilo ambientale presenti sul territorio in cui sono ubicate le scuole partecipanti (aziende, associazioni, enti pubblici, ma anche BCorp, cioè quel nuovo tipo di azienda, certificata, che volontariamente rispetta i più alti standard di scopo, responsabilità, trasparenza e innovazione per massimizzare il proprio impatto positivo verso i dipendenti, la comunità in cui opera e l’ambiente). Questi, su richiesta degli insegnanti, potranno dare indicazioni operative utili alla realizzazione dell’idea imprenditoriale green sviluppata dagli studenti. Green Jobs è rivolto a classi del quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici, istituti professionali) pubbliche o private parificate. Le singole Fondazioni partecipanti potranno decidere eventuali focalizzazioni su target specifici (ad esempio solo istituti liceali o solo istituti tecnici) e le modalità di selezione delle scuole (ad esempio individuazione da parte delle stesse organizzazioni non profit precedentemente formate oppure autocandidatura sostenuta da comunicazioni di Uffici scolastici regionali o provinciali). Le attività in aula prevedono minimo 82 ore di formazione/ elaborazione del progetto finale, di cui 58 in presenza di un esperto (40 in presenza di esperti di formazione all’imprenditorialità, 18 in presenza di esperti green) e 24 ore gestite direttamente dalla classe.

Grazie alla mappatura dei soggtti del territorio ambientalmente virtuosi, la mini-impresa potrà coinvolgere aziende, enti non profit, liberi professionisti attivi nell’ambito della sostenibilità ambientale sul territorio, sviluppando in tal modo forti legami territoriali. Alla conclusione del percorso tutte le mini-imprese avranno la possibilità di partecipare alla Fiera Green Jobs che si terrà a Milano nel maggio del prossimo anno e avrà lo scopo anche di eleggere la migliore impresa Green che parteciperà a Biz Factory 2019, cioè l’evento fieristico nazionale che premia la creatività e lo spirito imprenditoriale nella scuola superiore. La Fiera Green Jobs è un evento didattico di una giornata che coinvolge le classi/team di studenti. Una giuria composta da docenti universitari, rappresentanti di incubatori e “business angels”, altri investitori, imprenditori nell’area green e rappresentanti delle Fondazioni visiterà gli stand per individuare chi parteciperà a Biz Factory 2019. Al termine del percorso ogni Fondazione partner del progetto avrà a disposizione le schede di presentazione delle singole classi in cui, oltre a tutti i dati dei referenti coinvolti, verranno raccolti gli output di progetto previsti al termine di ogni fase e i link a siti internet, blog, video su youtube o pagine facebook realizzate dalle classi. Verrà inoltre creato uno specifico sito di progetto in cui saranno registrate tutte le esperienze realizzate dalle classi partecipanti e i link per accedere alla piattaforma di Junior Achievement (www.impresainazione.it, specificatamente sviluppata per l’educazione imprenditoriale, che prevede contenuti accessibili a tutti e un’area riservata alle classi partecipanti che conterrà materiali didattici rivolti agli aderenti, gli strumenti per la gestione delle mini-imprese e le modalità per la creazione delle “pagine vetrina”) e a quella di InventoLab (www.inventolab.com/it) per accedere ai materiali didattici relativi agli aspetti green affrontati in classe.

 


 

La vittoria vola sulle ali di una farfalla

Anche quando si è giovani attendere l’autobus sotto la pioggia non è piacevole, soprattutto se si è anche esposti all’inquinamento cittadino. Così un gruppo di giovani della classe IV del Liceo linguistico “W. Shakespeare” di Crema, in occasione della sua partecipazione al “Green Jobs” 2017, sostenuto da Fondazione Cariplo, ha ideato la pensilina GreenWait, capace non solo di riparare, ma anche di purificare l’aria assorbendo smog. Questo compito è affidato al Prunus, pianta bella esteticamente e, appunto, in grado di mangiare lo smog. Essa rappresenta il grande valore aggiunto della pensilina GreenWait, la cui ecocompatibilità è garantita dai materiali utilizzati per realizzarla: oltre al Prunus, il ferro della struttura che ne circonda il fusto, mentre la chioma sporge dall’intera pensilina, le cui tettoie sono in lamiera; e la vernice ecologica, utilizzata per ricoprire l’intera struttura. Una vernice a basso impatto ambientale e sicura sia per chi la produce sia per chi la utilizza. L’obiettivo dei giovani “eco imprenditori” è ora di diffondere l’uso di queste pensiline da Crema al mondo, per riparare tutti coloro che attendono un pullman, non solo gli studenti pendolari, che nella scuola degli ideatori di GreenWait sono il 79%! Fra i progetti Green Jobs dello scorso anno, ha l’immagine della primavera, una farfalla, quello che ha vinto il premio Marketing Green Jobs 2017 e il concorso “Storie di Alternanza” indetto dalla Camera di Commercio di Brescia. Si tratta di Cynthia, il progetto realizzato dagli allievi della IV B del Liceo artistico “Foppa” di Brescia. Obiettivo: la ripopolazione di una particolare specie di farfalle autoctona del bresciano, la Samia Cynthia, la cui sopravvivenza è a rischio da molto tempo a causa dell’inquinamento atmosferico. Le farfalle sono allevate nei frutteti biologici adiacenti la città e dai bozzoli di seta viene ricavata la sericitina, proteina naturale alla base di prodotti cosmetici commercializzati dalla giovane start up, a partire da una maschera per il viso, particolarmente competitiva per qualità e pricing. Si vuole così sensibilizzare e incoraggiare la popolazione all’utilizzo di prodotti bio che salvaguardino le specie autoctone e l’ambiente.

 

“Fondazioni” maggio-giugno 2018