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Il cambio di prospettiva comincia a scuola

L’innovazione comincia dalla scuola. Per capire il mondo che cambia rapidamente o per trovare un lavoro in linea con le proprie aspirazioni, forse mai come ora gli anni trascorsi sui banchi sono fondamentali. È quindi imprescindibile che la scuola sappia raccogliere la sfida di rinnovarsi in termini di contenuti e di modalità d’insegnamento. In questo percorso evolutivo le Fondazioni non fanno mancare il loro supporto. Alle scuole forniscono le dotazioni tecnologiche adeguate da mettere a disposizione dei ragazzi (computer, tablet, lavagne multimediali interattive), ma sostengono anche programmi strutturati per aiutarle ad attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro che siano opportunità veramente qualificanti per gli alunni e, soprattutto, percorsi di innovazione della didattica. Su quest’ultimo fronte negli ultimi anni le Fondazioni hanno attivato tantissimi progetti per portare in classe materie che non sono previste nei programmi ministeriali: dall’ambiente alla tecnologia, dal coding all’informatica, dalla finanza alla cultura imprenditoriale. Citiamo soltanto il “Progetto Diderot” della Fondazione Crt (in tredici anni ha coinvolto oltre 600mila studenti), “AttivaMente” della Fondazione Cariparo, “A tutta scienza” della Fondazione di Venezia, “La tua Idea di Impresa” della Fondazione Cariverona, fino ai casi più recenti della Fondazione Cariparma che, con il progetto “Food Farm 4.0”, mette in rete le scuole, gli istituti di ricerca e l’università, per approfondire il tema dell’innovazione in campo agroalimentare, o della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che, con “Into the Future”, porta gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado a vivere una sorprendente esperienza all’interno dei laboratori e dei centri di ricerca dell’università, tra tecnologie d’avanguardia e realtà virtuali, nanomacchine e motori da corsa, utile per conoscere non solo le applicazioni pratiche della scienza, ma anche le nuove opportunità di lavoro offerte dagli studi tecnici e scientifici. Non solo agli studenti, ma a tutta la cittadinanza guarda invece un’altra recente iniziativa di Fondazione Cariplo, che, insieme a Meet the Media Guru, sta realizzando a Milano un Centro Internazionale per la Cultura Digitale. Si chiama Meet e ha la missione di contribuire a colmare, attraverso incontri, laboratori, workshop e ricerche, il divario digitale nel nostro Paese, nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prim’ancora che tecnologico, e che la diffusione della cultura digitale favorisca non solo la crescita dell’economia, ma anche delle opportunità e del benessere per tutti i cittadini. Meet si propone di coinvolgere 500mila persone entro il 2023.

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