Quattromila persone ogni anno a Reggio Emilia ricevono una diagnosi di tumore; oltre un migliaio di queste sono in età lavorativa. Uno studio epidemiologico condotto dal Servizio di Epidemiologia dell’Azienda Usl Irccs del capoluogo emiliano insieme alla Medicina Fisica e Riabilitativa e al Registro Tumori ha consentito di intervistarne 260, la maggior parte delle quali tornate al proprio impiego dopo il cancro. La metà di loro ha sperimentato grosse difficoltà a reinserirsi. Basta questo dato a spiegare perché è nato “Una Mano”, progetto di sostegno ideato da professionisti in ambito sanitario e sociale rivolto alle persone che dopo un tumore e le relative cure desiderano tornare al lavoro. L’obiettivo è facilitare l’occupabilità dei pazienti oncologici. Il servizio è stato sviluppato grazie al supporto della Fondazione Manodori nell’ambito del bando WelCom (Welfare di Comunità). Una Mano è la prima esperienza a livello nazionale per l’ampia e diversificata rete di enti che coinvolge, per l’estensione dei percorsi riabilitativi a tutte le patologie oncologiche, per il tipo di equipe riabilitativa che comprende anche una “terapista occupazionale”. Nel concreto, il nuovo servizio offre supporto informativo sanitario e sociale per affrontare le difficoltà percepite sul posto di lavoro, una consulenza previdenziale e assistenziale, un percorso di orientamento comprensivo di tirocinii professionali e informazioni in caso di indebitamento. L’intervento che si imposta all’interno del servizio è personalizzato a seconda delle esigenze e degli obiettivi dei singoli pazienti. Le azioni di riabilitazione oncologica e gli interventi di sostegno sono orientati, oltre che a un complessivo recupero fisico e psichico, al reinserimento sociale e lavorativo.