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La chiesa si apre con lo smartphone

È partita in Piemonte la prima apertura automatizzata in Italia di due beni ecclesiastici, cui si potrà accedere tramite smartphone con la app “Chiese a porte aperte”. È una sperimentazione tecnologica innovativa, nata per ampliare le opportunità di accesso al patrimonio ecclesiastico del territorio nell’ambito di “Città e Cattedrali”, il grande progetto ideato dalla Fondazione Crt e dalle Diocesi del territorio e sviluppato in collaborazione con la Regione Piemonte e gli organi periferici del Mibact. I primi due beni interessati da questo innovativo intervento sono: la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino). Come funziona l’accesso? Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, occorre registrarsi e prenotare la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. All’interno, un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano e in inglese. La narrazione sarà valorizzata, oltre che dalla voce narrante, anche dalle luci: un sistema di micro proiettori con fasci direttivi accompagnerà l’audio per facilitare la lettura e la comprensione degli affreschi. Quando il visitatore lascerà l’edificio, la porta si chiuderà automaticamente. «Il miglior modo di conservare la tradizione è innovarla»: ha commentato mons. Derio Olivero, vescovo delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Cei Piemontese.

“Fondazioni” maggio-giugno 2018