La Fondazione Sicilia ha presentato a Villa Zito, a Palermo, una mostra dedicata ai pittori che hanno operato nell’Italia centromeridionale nel Seicento e nel primo Settecento, in particolare i numerosi artisti che chiamiamo “caravaggeschi”. La maggior parte delle opere che sono state esposte fino al 10 giugno, proviene dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che custodisce il lascito di quello che è stato il più importante storico dell’arte italiano, oltre che uno straordinario collezionista. Egli seppe riconoscere da subito la portata rivoluzionaria della pittura di Michelangelo Merisi, così da intenderlo come “il primo pittore dell’età moderna”. L’esposizione, dal titolo “Da Ribera a Luca Gordano. Caravaggeschi e altri pittori della Fondazione Roberto Longhi e della Fondazione Sicilia” presentava più di 30 dipinti, capaci di offrire un’efficace esemplificazione degli orientamenti stimolati dall’arte di Caravaggio e del significato storico della sua pittura. Sono stati esposti i capolavori di Valentin de Boulogne, Jusepe de Ribera Battistello Caracciolo, Giovanni Lanfranco, Andrea Vaccaro, Antonio De Bellis, Matthias Stom, Alessio D’Elia, Gaspare Traversi e molti altri. Infine quattro capolavori della Fondazione Sicilia: due grandi tele di Luca Giordano, artista che traghetta l’arte napoletana dal naturalismo di Ribera verso la pittura più chiara e leggera del Settecento, e “Cristo e la samaritana” di Mattia Preti e “Salomone e la regina di Saba” di Francesco Solimena, accostati a tele degli stessi artisti presenti nella collezione Longhi.