Per Fondazione Cariplo il 2018 si apre all’insegna della ricerca scientifica. È stato infatti appena confermato il bando “Ricerca biomedica condotta da giovani ricercatori” che, con i suoi 4 milioni di euro, vuole supportare le carriere indipendenti nel settore della ricerca biomedica. Per Fondazione Cariplo lanciare la quinta edizione di questo bando che investe sulle carriere delle nuove generazioni di ricercatori significa credere davvero che l’eccellenza nella ricerca possa essere anche indipendente. Una delle criticità del sistema italiano è infatti la mancanza di sostegno alla ricerca indipendente. Il Sistema Paese sta così perdendo una generazione di ricercatori, che in Italia si trovano di fronte alla scarsità delle risorse, al mancato turnover e all’inaffidabilità dei percorsi di carriera, dove troppo spesso il diritto acquisito per anzianità prevale sulle capacità. È quindi diventato urgente ripristinare il diritto dei meritevoli di contribuire alla ricerca scientifica in maniera originale e autonoma. Il bando Ricerca Biomedica sosterrà progetti volti a identificare e a comprendere le basi molecolari di una specifica patologia umana; tutte le patologie sono ammissibili, ad eccezione della sclerosi laterale amiotrofica, per la quale Fondazione Cariplo ha in piedi un programma specifico insieme a Fondazione Arisla. Dal 1991, anno della sua nascita, Fondazione Cariplo con 500 milioni di euro ha sostenuto circa 2mila progetti nell’ambito della ricerca scientifica suddivisi in 5 macro aree: Agroalimentare; Ambiente e biotecnologie; Scienza e società; Fisica, chimica e ingegneria; Biomedicina. L’obiettivo della Fondazione in questo campo è contribuire a creare un ambiente favorevole per la ricerca scientifica. Questo avviene tramite il potenziamento dei centri di ricerca, l’impulso al trasferimento tecnologico e la valorizzazione dei risultati della ricerca applicata, ma anche grazie al supporto per la realizzazione di reti e partnership, la partecipazione a progetti internazionali, lo sviluppo del capitale umano, l’innalzamento del livello qualitativo della produzione e la più recente attenzione verso una buona comunicazione scientifica verso la società civile.