Quelli della frazione collinare di Arsina (Lu) sono i primi appartamenti a canone agevolato inaugurati dalla Fondazione Casa Lucca, nell’ambito del più articolato progetto “Abitare collaborativo”, lanciato la scorsa primavera dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, i cui risultati cominciano ad essere tangibili con la ristrutturazione dei locali adiacenti alla canonica della frazione del comune di Lucca.
La ristrutturazione del fabbricato, di proprietà della parrocchia di Arsina, è consistita nel recupero e nel consolidamento dell’immobile in modo da preservarlo dal degrado. Al piano terra dell’edificio – il cui utilizzo è rivolto alla comunità parrocchiale – sono state eseguite opere per migliorare l’abitabilità e il confort. Al primo piano, invece, si trovano le unità abitative, di circa 75 mq, entrambe dotate di due camere, servizi igienici, cucina e zona giorno. Gli appartamenti sono stati completamente ripavimentati e rivestiti in gres e rifiniti con infissi interni ed esterni in legno. L’investimento per il recupero di questo edificio è stato di circa 300mila euro, messi a disposizione dalla Fondazione Crl e da un finanziamento CEI 8×1000. Il progetto Abitare collaborativo – dotato di un budget complessivo di 2,2 milioni di euro, di cui 1,6 stanziati dalla Fondazione Carilucca – punta a rivitalizzare piccoli borghi rurali e collinari e a offrire risposte concrete alla domanda abitativa della cosiddetta “fascia grigia”: ovvero lavoratori precari e famiglie in difficoltà, che non riescono a restare nel mercato privato degli affitti né, tantomeno, ad acquistare un’abitazione, oppure che non sono compresi nel ristretto ambito dell’edilizia sociale pubblica. Ma anche situazioni di marginalità più accentuata (persone senza dimora, ad esempio) e condizioni di fragilità o a rischio povertà (anziani, padri separati, ecc.), oppure persone che hanno concluso i percorsi di recupero o che si trovano in strutture socio-sanitarie (donne vittime di tratta e di violenze) che spesso si trovano senza un’abitazione da cui ripartire.
Il progetto Abitare collaborativo prevede interventi di ristrutturazione delle abitazioni improntanti al risparmio energetico, al minor impatto ambientale riducendo i consumi e all’impiego di materiali costruttivi tradizionali e ai fondamenti di bioarchitettura e bioedilizia.