Con 40,7 milioni di euro destinati al settore nel 2016, quello della salute pubblica rappresenta uno dei settori in cui le Fondazioni di origine bancaria intervengono storicamente con continuità, pur con un’entità complessiva di risorse piuttosto contenuta rispetto alle erogazioni totali, sulle quali, nell’ultimo esercizio, ha inciso con una quota del 4%, come risulta dal ventiduesimo rapporto annuale pubblicato da Acri e disponibile sul sito www.acri.it. rispetto al 2015 sul fronte dell’impegno per la salute pubblica c’è stata una flessione del 35,2% degli importi e dell’8,3% del numero di interventi attinenti il settore. la ripartizione per sottosettore delle somme erogate mostra come la consistente flessione sia concentrata soprattutto nel comparto dei servizi ospedalieri, che tuttavia conserva un peso nettamente maggioritario rispetto agli altri, con 21,8 milioni di euro per 276 iniziative (rispettivamente il 53,6% e il 34,7% del totale di settore). Queste sono comunemente avviate in accordo con le strutture sanitarie locali, valutando la coerenza degli interventi proposti con le linee programmatiche e gli obiettivi fissati dai competenti enti regionali. si punta in tal modo a evitare una dispersione di risorse, intervenendo a favore di progetti in linea con esigenze ed emergenze già all’attenzione delle realtà sanitarie territoriali. C’è poi il comparto degli Altri servizi sanitari, che comprende un’ampia varietà di iniziative, quali percorsi riabilitativi, informatizzazione dei mezzi di soccorso, progetti di personalizzazione dell’assistenza al paziente, corsi specialistici per il personale medico, progetti per l’applicazione della medicina “robotica”, servizi di ambulanza e di telemedicina, trattamenti medici mini-invasivi, progetti di formazione per la mobilità professionale, sostegno a centri di prevenzione medica, banche del sangue, attività paramediche rivolte in prevalenza a malati oncologici e a pazienti emopatici, ecc. Nel 2016 questo comparto ha registrato un incremento negli importi del 26,7%, con 11,8 milioni di euro. C’è quindi il comparto delle patologie e disturbi psichici e mentali, che ha ricevuto poco meno di un milione di euro per 54 interventi.
Fra i soggetti beneficiari delle somme erogate al settore nel 2016, quelli pubblici ne ricevono il 65,7%, con un andamento opposto rispetto ai beneficiari delle erogazioni complessive delle Fondazioni che, invece, vedono i destinatari pubblici in posizione largamente minoritaria (23%). In merito alla destinazione funzionale dei contributi, la quota maggiore, circa 20 milioni di euro, pari al 57,7% degli importi, è stata utilizzata per la fornitura di attrezzature specialistiche e tecnologicamente avanzate e di strumentazioni per attività diagnostica e terapeutica, quali ad esempio laboratori scientifici, strumentazioni robotiche di ultima generazione per sale operatorie, macchinari per risonanze magnetiche, tac, ecografie, endoscopie, laparoscopie, ecc. Gli interventi per la Costruzione e ristrutturazione di immobili hanno, invece, ricevuto oltre 5 milioni di euro. seguono, con circa 4 milioni, i contributi per progetti con pluralità di azioni integrate, tra i quali si distinguono interventi orientati all’innovazione nell’ambito di strutture sanitarie. In merito ai beneficiari finali delle erogazioni al settore, le Fondazioni in genere privilegiano la popolazione anziana e i disabili, con interventi finalizzati soprattutto alla prevenzione e alla cura delle malattie e dei fattori di rischio che possono indurre la perdita di autonomia.