Il soffitto della Cattedrale di San Martino di Lucca torna a essere un unico cielo azzurro tempestato di stelle e immagini sacre. È il frutto dell’ultima tranche dei grandi lavori di riqualificazione della Cattedrale, durati oltre un decennio, che hanno portato al restauro completo dell’interno della chiesa. Quest’opera imponente non sarebbe stata possibile senza gli oltre 9 milioni di euro stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. I lavori appena conclusi restituiscono finalmente alla piena fruizione l’intero transetto nord, da anni inaccessibile in quanto oggetto di importanti interventi (prima di consolidamento e risanamento statico, infine di restauro) che, di fatto, ne hanno impedito qualsiasi utilizzo, compreso quello liturgico.
Le maestranze coinvolte nei lavori di recupero della Cattedrale sono state decisamente eterogenee: dai restauratori delle decorazioni pittoriche presenti sulle volte a quelli che hanno risanato le membrature lapidee, dagli intagliatori che hanno curato gli stalli lignei nella Cappella del Santuario ai mastri vetrai che si sono occupati delle vetrate del transetto. Un’equipe composita, ma perfettamente coordinata, che ha consentito di riportare alla luce brani importanti della storia dell’arte lucchese. Il restauro delle volte infatti completa il recupero delle decorazioni realizzate intorno al 1881 da Enrico Ridolfi e Michele Marcucci.
Di grande importanza, poi, è la “riscoperta”, grazie ai lavori, del monumento funebre dei vescovi Guidiccioni: scenografica architettura marmorea del XVII secolo, che introduce alla bellissima Cappella del Santuario. Proprio il recupero della Cappella, costruita tra 1626 e il 1657, rappresenta la nota più lieta: si tratta di uno degli interventi più impegnativi tra quelli ultimamente compiuti, con la revisione della copertura, il risanamento delle strutture murarie, il recupero degli intonaci e degli stucchi e il restauro delle decorazioni pittoriche. Uno splendido scrigno, che ha potuto di nuovo accogliere la rinascimentale pala della Madonna con il bambino fra i santi Giovanni Battista e Stefano, dipinta da Fra’ Bartolomeo nel 1509, ospitata per tutta la durata dei lavori nel Museo Nazionale di Villa Guinigi.