È ormai passato un anno dal sisma che ha sconvolto il centro Italia. Tanti sono stati i piccoli episodi di “ritorno alla normalità” e alcuni hanno avuto per protagoniste le Fondazioni di origine bancaria. A Norcia la scuola primaria e dell’infanzia era stata dichiarata inagibile, tanto che l’amministrazione comunale aveva evidenziato la necessità di trovare una soluzione quanto prima. Nell’arco di poche settimane, le sei Fondazioni Cassa di Risparmio dell’Umbria – Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni e Narni – si sono messe in moto e hanno unito le forze trovando subito le risorse necessarie per riportare quanto prima gli studenti sui banchi di scuola, a testimoniare la propria vicinanza e offrire un supporto concreto alle popolazioni danneggiate dal sisma. Complessivamente la Consulta delle Fondazioni ha messo a disposizione del Comune di Norcia un contributo di 300mila euro per l’affitto di moduli prefabbricati dove trasferire le aule della scuola materna ed elementare, l’unica dichiarata inagibile fino a quel momento. «Crediamo che il nostro aiuto sia stato fondamentale e pienamente coerente alla missione e al ruolo delle Fondazioni. Abbiamo partecipato convinti del nostro operato, calato all’interno di una situazione d’emergenza, a sostegno dei nostri territori – ha commentato Sergio Zinni, presidente della Consulta delle Fondazioni umbre –. L’emozione che ho provato nel vedere la curiosità e il sorriso dei nostri ragazzi mentre si aggiravano nella nuova scuola prefabbricata mi conferma la bontà dell’intervento e ci deve spingere tutti a un impegno diretto per concorrere a centrare rapidamente la rinascita di questa comunità».