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Il Burkina Faso riparte (anche) dal miele

Attivare una mieleria dove stoccare, filtrare e vendere il miele: era questo il sogno dei produttori della Tapoa, in Burkina Faso, che oggi Fondazioni for Africa Burkina Faso insieme ai 1.300 membri dell’Unione di produttori di Miele della Tapoa e all’ong Acra hanno trasformato in una bella realtà nella cittadina di Diapaga. L’iniziativa è una delle tante e diverse azioni per il diritto al cibo di 60mila persone e lo sviluppo rurale che Fondazioni for Africa Burkina Faso porta avanti dal 2014 in sette regioni del Paese africano. Fondazioni for Africa Burkina Faso è promosso da 28 Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri e realizzato in collaborazione con le organizzazioni Acra, Cisv, Lvia, Mani Tese, Watinoma, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CeSPI, 25 organizzazioni contadine in Burkina Faso, il coinvolgimento di 27 associazioni di migranti burkinabé in Italia e della Fabi e quattro Enti locali italiani (Regione Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Piemonte, Anci).

Il sostegno agli apicoltori di Diapaga e l’apertura della Mieleria, nasce dall’impegno portato avanti da Fondazioni for Africa Burkina Faso per la promozione di iniziative capaci di dare vita a uno sviluppo endogeno, inclusivo, duraturo e sostenibile attraverso l’impulso allo start up di attività agricole e di iniziative imprenditoriali che valorizzino le produzioni locali affermando il valore della biodiversità.

Ad aprire tutti i giorni la Mieleria di Diapaga, inaugurata nel mese di febbraio, sono Maldjoa, 40 anni, apicoltore di lunga tradizione familiare che ama definirsi appassionato ecologista e che si occupa degli aspetti gestionali e Pougnindsélì, di 26 anni, esperta in informatica e segreteria. Sugli scaffali, i barattoli pronti per la vendita hanno tutti impresso sull’etichetta Miel de la Tapoa e un’ape, il logo scelto dai produttori per certificare la provenienza del loro miele e che ora si punta a far diventare un marchio conosciuto anche sui mercati cittadini della capitale.

La Mieleria è l’ultimo importante risultato di tre anni di lavoro e impegno per migliorare la qualità del miele locale, aumentarne la produzione e diversificare i canali di vendita. Il miele, infatti, in questa regione ha importanti potenzialità per diverse ragioni: per la presenza di una grande varietà floreale, dal miele euforbia a quello di karitè al tamarindo e persino il nucléa che è un miele rarissimo dall’aroma inconfondibile; per la tradizione, che vuole il miele simbolo di ricchezza e di buona sorte; per il valore economico che ha soprattutto sui mercati cittadini, da cui discende quindi la possibilità di aumentare il reddito dei produttori. E anche per l’ambiente, perché per continuare a produrlo è necessario mantenere intatto l’ambiente naturale intorno.

Nel corso dei primi anni l’iniziativa si è concentrata sulla formazione di oltre 300 apicoltori dell’Unione su tecniche di produzione di base e avanzate, controllo di qualità e gestione, commercializzazione e marketing e di oltre 20 le donne su tecniche di trasformazione del miele e la creazione della figura di “formatori volontari” con il compito di diffondere agli altri membri le nozioni apprese. Sforzi importanti, inoltre, sono stati fatti anche per migliorare la dotazione degli apicoltori: grazie a un accordo con la Bank of Africa e la definizione di un credito a medio termine, prima operazione di questo genere nel paese, oggi oltre 70 apicoltori producono con kit apicoli moderni.

Nell’ultima parte del 2016, inoltre, in collaborazione con gli informatici di Ouagalab, il primo fablab dell’Africa Occidentale, è stata creata la piattaforma web www.miel-tapoa.org che fornisce informazioni utili ai produttori, dalla mappatura ai prezzi e che nei prossimi mesi diventerà anche un canale di vendita on-line per il Miel de La Tapoa.

Gli obiettivi che Fondazioni for Africa Burkina Faso e gli apicoltori di Diapaga si sono posti con la Mieleria sono importanti: secondo le previsioni in tre anni creerà un giro di affari per l’Unione della Tapoa di 300 mila euro, sia attraverso la vendita del miele che dei prodotti derivati. Il passo dei prossimi mesi, infatti, è la messa funzione anche l’area della Mieleria gestita da 10 delle 20 donne formate dal progetto e destinata alla trasformazione del miele in prodotti di bellezza, quali saponi e creme e prodotti alimentari come l’idromele. Anche questi prodotti avranno sull’etichetta l’ape del Miel de La Tapoa.

www.fondazioniforafrica.org