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Rifare i muri delle aule per sostenere la crescita

In Italia più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali. Una su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. Due terzi delle scuole italiane non possiedono la certificazione di agibilità statica. Nella metà delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su quattro, si mangia in locali impropri. In un caso su tre i cortili diventano parcheggi (XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola). È questo lo scenario che accoglie ogni giorno quasi 10 milioni tra studenti e insegnanti. È evidente quindi che uno dei filoni di intervento delle Fondazioni, a favore dei loro territori, nel settore Educazione non può non essere proprio l’edilizia scolastica, ovvero un importante contributo alla costruzione e alla ristrutturazione delle scuole. Sono tantissime le Fondazioni attive in questo campo, per sostenere piccoli e grandi interventi. In particolare la Fondazione Carilucca, che negli ultimi anni ha erogato più di 32 milioni di euro solo per l’edilizia scolastica, e che per il prossimo triennio ha stanziato altri 10 milioni di euro. Il tutto grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto insieme a Regione Toscana, Comune e Provincia di Lucca, che con un bando specifico ha portato alla realizzazione di 58 interventi: dall’adeguamento delle strutture esistenti alle vigenti normative in materia di sicurezza, agibilità, igiene, accessibilità all’ammodernamento degli edifici, fino alla costruzione ex novo di strutture meglio corrispondenti alle nuove esigenze.
 
Ma lavorare sull’emergenza non basta. Oltre a ripristinare e a rendere sicure e dignitose la aule per i ragazzi, occorre immaginare la scuola del futuro. Per questo Compagnia di San Paolo e Fondazione Agnelli hanno recentemente avviato il progetto “Torino fa scuola”, che vuole innescare una vasta riflessione culturale, pedagogica e architettonica sui nuovi spazi di apprendimento che servono alla scuola italiana, coinvolgendo le comunità scolastiche per arrivare insieme a disegnare le scuole del futuro, cucite sulle loro idee di scuola e con le caratteristiche più idonee. L’iniziativa ambisce a offrire idee e un modello di processo per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico replicabile in tutto il Paese.
 
Le Fondazioni, peraltro, non si limitano a occuparsi dei contenitori. Così, dopo aver ristrutturato le aule, si preoccupano di dotarle di attrezzature didattiche al passo con i tempi. Per questo finanziano l’acquisto di dispositivi elettronici e informatici per laboratori didattici multimediali, oltre a nuovi computer, videoproiettori, tavoli interattivi touch screen e lavagne interattive multimediali, che stimolano la partecipazione e aiutano la concentrazione.
 
Infine, qualcosa per i più piccoli. Emblematico è il caso della Fondazione con il Sud, che ha stretto una partnership con la Fondazione Mission Bambini. Insieme sono intervenute per migliorare 38 asili nido nel Mezzogiorno e, attraverso il bando “LaNostraScuola – Ripulita e aperta a tutti”, coinvolgono le famiglie in un processo di riappropriazione e cura delle scuole come bene comune e la loro valorizzazione come luoghi di cittadinanza attiva.

“Fondazioni” maggio-giugno 2017