La crisi economica nel Sud Italia ha generato la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e una disoccupazione giovanile vicino al 65%. Una delle conseguenze è la perdita del potere di acquisto, che purtroppo si avverte maggiormente nell’accesso ai servizi sociali, socio assistenziali, educativi e di cura della persona. Assistiamo a una crisi sempre maggiore del sistema di servizi alla persona esclusivamente basato sull’offerta pubblica: da una ricerca del Censis, ad esempio, nel 2016 ben 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sociali e sanitarie a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Addirittura 2 milioni in più rispetto al 2012.
La percezione di un rischio crescente, strettamente legato alla precarietà lavorativa, reddituale, relazionale, accresce il bisogno di risposte ad hoc. Per questa ragione acquisiscono maggiore rilevanza forme di protezione di natura mutualistica, ispirate alle Società di Mutuo Soccorso degli inizi del Novecento, accanto a modelli di innovazione sociale e di economia collaborativa.
Nasce da queste considerazioni la decisione della Fondazione con il Sud di sperimentare un modello mutualistico nel Mezzogiorno, che sia innovativo, efficiente e sostenibile nella forma, ma che si ispiri ai principi di sussidiarietà e alla solidarietà reciproca. L’obiettivo del Bando Mutualità al Sud è quello di individuare un territorio ben definito (con almeno 200 mila persone residenti distribuite su più comuni), su cui sostenere la progettazione e la sperimentazione di una iniziativa del genere, volta a generare resilienza e benessere diffuso.
L’iniziativa si rivolge a partenariati pubblico-privati composti per almeno il 60% da organizzazioni non profit e per un minimo del 10% da enti pubblici e profit. Non potranno partecipare al bando enti o partenariati riconducibili del tutto o in parte a società di mutuo soccorso già esistenti o attivi nel ramo delle assicurazioni sanitarie. A disposizione, fino a 300 mila euro per due anni di sperimentazione.
«Tutti invocano un nuovo welfare, definito nei modi più diversi, ma difficilmente riusciamo poi a vedere sperimentazioni. Ecco, noi facciamo esattamente questo – ha dichiarato Carlo Borgomeo presidente della Fondazione con il Sud –. Sperimentiamo iniziative che possano provocare innovazione sociale, indicando alternative sostenibili di sviluppo. Nel tempo ne abbiamo avviate diverse, ad esempio sul fronte della gestione dei beni confiscati e dei beni culturali. Ora vogliamo esplorare un’altra frontiera – ha aggiunto Borgomeo – nella convinzione che l’integrazione della mutualità con le prestazioni offerte dalle organizzazioni di Terzo Settore rappresenti un possibile modello di welfare, nel quale tutti siano protagonisti e responsabili allo stesso livello del benessere delle comunità».
Il meccanismo del bando
A partire dalla propria visione strategica per il territorio di riferimento, il partenariato assegnatario del contributo sarà accompagnato in un processo di progettazione e di sperimentazione di un nuovo modello di mutualità, destinato chiaramente ad allargarsi a tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio. I partenariati territoriali sono quindi invitati a candidare il proprio territorio di riferimento, mettendone in evidenza le potenzialità che lo rendono particolarmente adatto a questa, indubbiamente sfidante, sperimentazione. La Fondazione con il Sud mette a disposizione un contributo fino a 100mila euro per coprire i costi di sviluppo delle attività progettuali (amministrazione, comunicazione, formazione, ecc.).
In un’ottica di sostenibilità, sarà altrettanto necessario, per i partenariati candidati, proporre un “piano strategico di fundraising”, comprensivo di proiezioni delle quote di sottoscrizione dei soci e altri eventuali finanziamenti pubblici e privati, che concorra alla costituzione di un dispositivo mutualistico territoriale. A questo la Fondazione con il Sud applicherà, nel corso dei due anni di sperimentazione, un meccanismo addizionale mettendo a disposizione fino a un massimo di 200mila euro.
L’avvio della sperimentazione, nonché la sostenibilità dell’iniziativa saranno fondate, oltre che su di una parte “monetaria”
– derivante dai contributi previsti dal bando e dalle sottoscrizioni del dispositivo mutualistico da parte di cittadini e aziende
– anche da una parte “non monetaria”, rappresentata dalle risorse non finanziarie, dalle competenze e dalle energie messe a disposizione del meccanismo. Questo consentirà di arrivare alla proposta di un paniere di opportunità di mutuo aiuto, mutuo scambio e mutuo soccorso di cui potranno usufruire tutti i cittadini. Ai partecipanti sarà richiesto di stipulare una dichiarazione d’impegno per la sperimentazione biennale e per la gestione della mutualità territoriale.
Le idee progettuali dovranno essere presentate online entro il 28 febbraio 2017. Il bando si scarica a questo link:
http://www.fondazioneconilsud.it/news/leggi/2016-12-01/bando-mutualita-al-sud/.
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