Cinquantasette imprese culturali giovanili non profit sono state premiate il 1° febbraio scorso, in un incontro organizzato presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, alla presenza del Ministro Franceschini, perché hanno dimostrato di saper coniugare l’amore per l’arte e la cultura con una vocazione imprenditoriale allo sviluppo, sia della propria organizzazione che dei territori in cui operano. Il riconoscimento, corredato di risorse e di servizi, è arrivato loro da Funder35, il bando ideato in ambito Acri dalla Commissione per le Attività e i Beni Culturali, coordinata da Marco Cammelli, e sostenuto da 18 Fondazioni associate. L’iniziativa, nata nel 2012, finora ha sostenuto oltre 160 progetti con circa 8 milioni di euro, 2,5 dei quali sono stati finalizzati verso le 57 proposte che hanno vinto l’edizione 2016 del bando. Funder35 si propone di rafforzare le imprese culturali giovanili non profit sul piano organizzativo e gestionale, favorendone la sostenibilità nel tempo e premiandone l’innovatività.
Spesso la creatività e l’impegno non sono, infatti, sufficienti a garantire la sostenibilità nel lungo periodo di un’impresa, quantunque nel campo del non profit le valenze sociali prevalgano su quelle economiche e, quindi, la spinta motivazionale risulta un aiuto importante a superare le difficoltà. Anche nelle imprese non profit, dunque, le dinamiche gestionali devono seguire criteri capaci di garantire almeno la remunerazione del lavoro e i costi.
L’obiettivo è quello di contribuire a dare a queste imprese un respiro di lungo periodo. E per far questo Funder35 prevede, oltre ai premi, un piano di accompagnamento e diffusione delle best practice. Non si limita, infatti, a dare un contributo economico ai vincitori, ma mette a disposizione di tutti i partecipanti al bando la possibilità di accedere ai servizi di consulenza e di partecipare al percorso formativo: un percorso in cui il confronto tra le rispettive esperienze è una leva fondamentale per la crescita. Lo scambio di informazioni è un elemento importante, perché si può imparare molto dalle migliori pratiche delle altre imprese, ma anche dai loro problemi, spesso analoghi ai propri, ad esempio in campo fiscale e amministrativo.
Inoltre sapere cosa accade intorno a sé aiuta a non sentirsi e a non rimanere isolati. Funder35 vuole aiutare le imprese culturali giovanili a superare le criticità di un mercato particolarmente delicato e difficile, che risente più di altri delle difficoltà in cui versano i bilanci pubblici. Ma l’aiuto delle Fondazioni probabilmente non basta, perché qualunque impresa per decollare ha bisogno di un partner creditizio, che creda nel progetto, aiuti il proprio cliente a valutare opportunità e rischi finanziari, ne sappia sostenere lo sviluppo.
Proprio per questo Funder35 ha predisposto un protocollo d’intesa firmato insieme ad Acri e Abi, presentato lo scorso anno, che prevede la definizione di specifici servizi bancari da parte delle banche aderenti al protocollo (finora: Banca Prossima, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco di Sardegna, Banco Popolare, Cassa di Risparmio di Ravenna, Unicredit) da dedicare alle imprese vincitrici di Funder35 e a tutte quelle che, pur non avendo ottenuto l’assegnazione di uno specifico contributo, saranno segnalate dal Comitato di valutazione di Funder come meritevoli di attenzione. Il protocollo, denominato “Banche per la cultura. Missione: imprese culturali under 35”, si propone da un lato di favorire il rafforzamento delle competenze bancarie nella gestione del rapporto con questa particolare tipologia di soggetti, dall’altro di promuovere l’organizzazione di corsi di formazione sulle tematiche relative alla corretta gestione finanziaria d’impresa e agli strumenti bancari disponibili. obiettivo primario, infatti, è quello di accompagnare lo sviluppo delle imprese anche attraverso la predisposizione di iniziative di educazione finanziaria. I servizi offerti dalla banca, secondo quanto previsto dal protocollo, sono impostati su base individuale, senza alcuna forma di automatismo nella messa a disposizione del servizio ovvero della concessione del credito. A oggi le imprese selezionate da Funder35 che si sono avvalse di questi servizi sono 16. Mentre sono 13 quelle che hanno partecipato alla call “CrowdFunder35” per essere ospitate sulla piattaforma di crowdfunding “Eppela”. Di queste, considerate tutte meritevoli, ne sono state individuate 3 che, una volta riuscite a raccogliere sulla piattaforma 5mila euro ciascuna, potranno contare, per la realizzazione dei loro progetti, su un’analoga cifra messa a disposizione da Funder35, per un importo complessivo di 15mila euro.
All’incontro di assegnazione dei premi, oltre Franceschini e Cammelli, sono intervenuti il direttore generale di Banca d’Italia, Salvatore Rossi, e il presidente di Acri, Giuseppe Guzzetti. Nel 2015, il valore aggiunto prodotto in Italia dal sistema produttivo culturale e creativo ha sfiorato i 90 miliardi di euro (+538 milioni rispetto al 2011), ovvero il 6,1% della ricchezza complessivamente prodotta. Un dato questo che include l’apporto del mondo non profit, presente soprattutto nelle cosiddette performing arts e nelle arti visive, che da sole sono state capaci di generare 7miliardi di euro di ricchezza e quasi 127mila posti di lavoro. Di questi molti sono occupati da giovani nella fascia di età 25-34 anni: la stessa a cui si rivolge in prevalenza Funder35. Nel campo dell’intero sistema produttivo culturale e creativo i giovani di questa età sono il 22,7% del totale occupati – sostiene il Rapporto Symbola/Unioncamere per il 2016 – contro il 17,9% delle altre professioni.
Le 57 organizzazioni premiate dall’edizione 2016 di Funder35 sono distribuite su quasi tutto il territorio nazionale: 9 in Piemonte (province di Torino, Cuneo, Alessandria, Verbano-Cusio-ossola); 8 in Puglia (province di Lecce, Bari, Taranto, Barletta- Andria-Trani, Foggia); 8 in Lombardia (province di Brescia, Milano); 7 in Veneto (Rovigo, Belluno, provincia di Verona, Padova); 5 in Emilia Romagna (Modena, Bologna, Parma); 5 in Toscana (Livorno, Lucca, provincia di Firenze); 4 in Sicilia (Palermo, Catania); 3 in Friuli Venezia Giulia (provincia di Udine); 2 in Basilicata (Matera, Potenza); 2 in Sardegna (Sassari, provincia del Medio Campidano); 1 in Calabria (Catanzaro); 1 in Campania (Napoli); 1 in Liguria (Genova); 1 nelle Marche (provincia di Ascoli Piceno). A queste, si aggiungono 12 imprese meritevoli di accompagnamento, localizzate: 4 in Campania, 3 in Emilia Romagna e in Piemonte, 2 in Lombardia, 1 in Basilicata, in Calabria e in Puglia. Esse sono attive in diversi settori culturali: arte, cinema, musica, danza, archeologia, cultura circense, teatro. Le attività che saranno realizzate comprendono: la creazione di centri culturali; la valorizzazione di archivi audiovisivi, fotografici, documentaristici; percorsi di formazione alle professioni dell’arte e della creatività e all’innovazione tecnologica; il consolidamento organizzativo e gestionale delle imprese anche per l’ampliamento e il rinnovamento dell’offerta culturale (assunzione di personale qualificato, apertura al mercato estero, strategie di marketing e fundraising, nuove partnership, rafforzamento delle strategie di comunicazione ecc.); soluzioni innovative per la fruizione dei beni culturali anche attraverso l’uso della tecnologia; promozione turistica del territorio; organizzazione di eventi, festival, contest e altre iniziative culturali.
Le Fondazioni che sostengono Funder35 sono: Compagnia di San Paolo, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione con il Sud, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Friuli, Fondazione Livorno, Fondazione Sicilia. Pur essendo ognuna radicata sul proprio territorio, ciascuna Fondazione ha messo a disposizione le sue risorse senza alcun vincolo di destinazione: questo con lo specifico obiettivo di sostegno a quei progetti che più di altri possano fare “scuola” e costituire un modello per altre esperienze da esportare, magari nelle loro stesse regioni.
L’elenco e le schede delle imprese culturali selezionate sono disponibili online su www.funder35.it Per seguire le novità e i progetti sui social: #NoiFunder35.
“Fondazioni” marzo-aprile 2017