Grazie a un vasto lavoro pluriennale, promosso e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dal Gruppo Intesa Sanpaolo, viene oggi restituito al territorio e alla consultazione degli studiosi e della comunità un ricco patrimonio di informazioni e di testimonianze sull’attività della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, le cui radici affondano nel periodo preunitario. Il patrimonio documentario, consultabile presso l’Archivio di Stato di Padova, via dei Colli 24, si presenta come un articolato complesso di carte, pari a oltre 260 metri lineari, per un arco cronologico che si sviluppa dal 1822 al 1991, e documenta le molteplici funzioni assunte, incrementate e dismesse nel tempo dall’istituto. Un nucleo importante è rappresentato dalla corposa raccolta di verbali e registri, spesso di natura contabile, relativi non solo alle due Casse principali (Padova e Rovigo), ma anche alle banche e ai Monti di Pietà del territorio che nel corso dei decenni sono stati fusi insieme. Tra i documenti inventariati (dal 1888 al 1982) si rileva la partecipazione della Cassa ai diversi Consorzi Edili che all’inizio del Novecento hanno sostenuto gli interventi di ampliamento delle sedi dell’Università e dell’Ospedale Civile di Padova, nonché alla prestigiosa Fiera di Padova. Non mancano i contributi per la realizzazione di asili, case di riposo, strutture per l’assistenza e l’accoglienza delle persone in difficoltà (reduci, orfani e invalidi di guerra, alluvionati, poveri), nonché il sussidio a enti operanti nel settore culturale, filantropico e sportivo. Tra le carte, emerge una particolare attenzione verso la comunicazione pubblicitaria, con la produzione di poster, cartoline, materiale pubblicitario vario da distribuire nelle scuole attraverso il canale dei concorsi scolastici organizzati dalla Cassa stessa, che vedevano coinvolti gli istituti scolastici, dalle materne alle superiori.
“Fondazioni” gennaio-febbraio 2017