Enactus è un’organizzazione non profit fondata negli Stati Uniti nel 1975 per valorizzare le idee degli studenti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e agire in modo concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Si basa sull’opportunità di collaborazione con docenti universitari, che mettono a disposizione la propria esperienza, e imprese che forniscono utili risorse. Oggi quest’esperienza arriva anche in Italia con la nascita a Trento di Enactus Italia onlus. La costituzione dell’associazione è il frutto di un percorso condotto dalla Fondazione Caritro insieme a Fondazione Trentino Università e Kpmg, in accordo con Enactus. La neonata associazione è finalizzata a promuovere forme di confronto e cooperazione tra studenti, accademici e operatori per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite su due fronti: il contrasto alla povertà e la tutela dell’ambiente. L’Italia entra così ufficialmente in un network che a livello globale coinvolge già ben 36 paesi, 70mila studenti, 1.740 università e 550 multinazionali; e lo fa partendo dal Trentino, territorio sempre più votato all’imprenditorialità.
Come funziona Enanctus in tutti paesi in cui opera? Gruppi di studenti, neolaureati, dottorandi o dottori di ricerca avanzano proposte progettuali. Un team di docenti le vaglia in base a tre criteri: valore sociale o ambientale, fattibilità e sostenibilità economica. Le imprese partner finanziano la realizzazione dei progetti selezionati senza interferire nel loro svolgimento, ma anzi sostenendo lo spirito di iniziativa e le doti imprenditoriali dei giovani, quali fattori chiave per lo sviluppo del territorio e il ricambio generazionale nel mondo imprenditoriale. È questo un approccio innovativo che stimola la sinergia tra ricerca e imprese, fattore strategico di sviluppo riconosciuto e incentivato da tempo all’estero di cui spesso si lamenta la mancanza in Italia. Le imprese che hanno già aderito al progetto Enactus in Italia sono Carlise Brake & Friction, Chep Italia, Clevertech, Randstad Italia, Thermo Fisher Scientific, e molte altre hanno espresso manifestazioni di interesse per l’iniziativa.
“Fondazioni” gennaio-febbraio 2017