Dopo il successo della prima edizione, che ha visto 120 gruppi di lavoro cimentarsi nell’idea di una start up e che si è conclusa con la premiazione di tre vincitori, Fondazione Cariplo e Novartis Italia varano la seconda edizione di BioUpper, la prima piattaforma a sostegno di giovani talenti che vogliano creare una start up nelle scienze della vita. I ricercatori accolti nel programma vengono accompagnati in un percorso ritagliato su misura, che consente loro di accedere a risorse, strutture e relazioni in un settore all’avanguardia come quello medico-scientifico. Anche quest’anno l’ini ziativa conta sulla collaborazione di PoliHub, l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, mentre il focus in campo scientifico-medicale sarà garantito dalla collaborazione con Humanitas, gruppo di ospedali, centro di ricerca e università. L’iniziativa ha, inoltre, ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute e della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. «La qualificazione del capitale umano sul piano delle competenze in campo tecnico-scientifico è un fattore determinante sia per lo sviluppo di tecnologie innovative, sia per il loro diffuso utilizzo nella società – commenta il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione della seconda edizione di Bioupper, lo scorso giugno –. Va in questa direzione l’accordo siglato tra la Novartis Italia e la Fondazione Cariplo. Un’intesa che si pone l’obiettivo di sostenere i giovani talenti che vogliono creare una start up nelle scienze della vita e partecipare attivamente allo sviluppo economico del nostro Paese. Investire in giovani talenti è per noi una priorità». La seconda edizione di BioUpper si terrà presso Cariplo Factory, realtà innovativa, realizzata grazie all’impegno di Fondazione Cariplo a Milano per favorire lo scambio tra gli start upper. La presentazione delle candidature è aperta fino al 16 ottobre (www.bioupper.com). Gli ambiti di applicazione sono le biotecnologie orientate alle scienze mediche, gli strumenti digitali al servizio della salute e i dispositivi medicali e servizi orientati al paziente o alla sanità. I criteri di ammissibilità sono stati estesi, oltre che ai progetti non ancora costituiti in forma giuridica, anche alle società fondate da non oltre 12 mesi dalla data di presentazione della domanda. Questo per dare spazio anche alle realtà neocostituite che, grazie al percorso offerto da BioUpper, possono generare valore sul territorio nel brevemedio termine. I venti migliori team accederanno alla training week (12-17 dicembre 2016), un percorso di formazione per tradurre la propria proposta progettuale in un modello di business. Al termine i progetti saranno presentati in un’apposita sessione (10 gennaio 2017), davanti a una giuria costituita da rappresentanti di Novartis, Fondazione Cariplo, PoliHub, Humanitas e altri esponenti della startup community. Saranno selezionati un massimo di dieci progetti idonei al programma di accelerazione, che durerà dieci settimane (26 gennaio – 6 aprile 2017). Al termine della fase di accelerazione, ciascun team presenterà i risultati raggiunti (12 aprile 2017). I tre migliori riceveranno un contributo di 50mila euro, da spendere in consulenze specializzate e servizi per l’avvio dell’attività. I team vincitori della prima edizione sono: EVARplanning, innovativo sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari, per la pianificazione dell’impianto endo-protesico dell’aorta in pazienti colpiti da aneurisma; Panoxyvir, spray nasale in grado di prevenire e curare il raffreddore comune; WRAP, tecnologia per stampare in 3D medicazioni attive a base di chitosano per ferite croniche o chirurgiche.