Sociologo applicato allo studio dello sviluppo economico dei territori, Gary Gereffi è uno dei massimi esperti al mondo della teoria delle Catene Globali del Valore, di cui è tra i principali teorizzatori. Intervistato dal giornalista del Corriere della Sera Stefano Righi, sarà il primo ospite della settima edizione del ciclo di conferenze Segnavie, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’appuntamento è mercoledì 13 aprile, alle 18, nell’Auditorium dell’Orto Botanico di Padova (ingresso da Prato della Valle accanto al civico 56). Ingresso gratuito con registrazione obbligatoria sul sito www.segnavie.it
Il progressivo processo di globalizzazione che ha interessato l’economia mondiale, soprattutto dopo la fase di recessione del 2008, ha determinato profonde trasformazioni negli scenari internazionali della produzione e distribuzione di beni e del commercio. Accanto alla deregolazione dei mercati, alla riduzione delle barriere commerciali, alla liberalizzazione della finanza, uno degli aspetti che più ha contribuito a modificare il panorama delle relazioni sociali ed economiche è stato la frammentazione dei processi produttivi e la loro ri-articolazione a livello internazionale. Catene globali del valore le ha definite negli anni ’90 Gary Gereffi, ordinario al Dipartimento di Sociologia della Duke University (Usa) e docente di Business Administration e Corporate Sustainability presso la Fuqua Business School, Duke University.
Nell’appuntamento di Segnavie sul tema “Catene globali del valore: nuove geografie per lo sviluppo economico”, partendo da un’analisi di scenario, Gereffi stimolerà una riflessione sul ruolo dell’Italia nel contesto globale, sulle possibilità di sviluppo, sugli elementi di competitività da sviluppare per creare valore all’interno delle catene globali. Un’occasione per individuare nuove opportunità di sviluppo o nuove nicchie emergenti anche per le nostre PMI.
Segnavie prosegue con altre conferenze con l’obiettivo di offrire ai cittadini la possibilità di confrontarsi con il pensiero di autorevoli relatori italiani e stranieri su tematiche di stringente attualità. Sono già in programma 4 appuntamenti. Il 14 giugno sarà la volta di Luciano Floridi, docente di Filosofia ed Etica dell’Informazione all’Università di Oxford e coordinatore dell’Onlife Manifesto, una raccolta di tesi sul modo in cui la tecnologia delle comunicazioni ha cambiato la nostra vita. Il 26 settembre uno dei 100 matematici più citati al mondo, il giovane professore ordinario Giuseppe Mingione, parlerà di “Homo Matematicus. I numeri della quotidianità”.
Il 18 ottobre sarà la volta dello psichiatra tedesco, tra i più noti studiosi della rete, Manfred Spitzer con una conferenza sul tema “Demenza digitale. La patologia della vita moderna”, che illustrerà – supportato da evidenze scientifiche – i rischi per la salute connessi all’utilizzo eccessivo delle tecnologie informatiche e dei media.
A novembre 2016 l’economista Tim Jackson, professore di sviluppo sostenibile all’Università di Surrey, prima cattedra sul tema del Regno Unito, terrà una conferenza dal titolo “Eco-scenari possibili. Dal materialismo all’essenziale, vivendo bene”. Nell’occasione il prof. Jackson spiegherà la sua proposta concreta di economia sostenibile, in cui lo sviluppo avviene nel rispetto dei limiti ecologici del pianeta.