Con una ricca proposta di iniziative riprende l’attività culturale della Fondazione Cariparma presso Palazzo Bossi Bocchi per valorizzare le proprie Collezioni d’Arte. Fino alla fine di maggio gli spazi espositivi di Palazzo Bossi Bocchi saranno infatti aperti al pubblico nei pomeriggi di martedì e giovedì, dalle 15,30 alle 18, e la domenica, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18. È anche prevista un’articolata programmazione, con interventi specifici sulle diverse sezioni del percorso espositivo di Palazzo Bossi Bocchi e approfondimenti di alcune prestigiose opere facenti parte delle più recenti donazioni e acquisizioni.
In particolare è in programma la quarta edizione del seguitissimo cartellone “I Martedì dell’Arte” (7 conferenze per approfondire i più ampi temi della storia dell’arte), il ciclo “Primo piano su…” (3 interventi scientifici domenicali volti ad esaminare e approfondire di volta in volta le singole opere o particolari nuclei delle Collezioni permanenti, privilegiando il rapporto diretto con il manufatto artistico) e il cartellone “Un museo a misura di bambino” (3 laboratori didattici domenicali per famiglie e bambini, volti ad avvicinare l’opera d’arte con un approccio ludico; per questi appuntamenti è gradita la prenotazione all’indirizzo mail: guide@fondazionecrp.it). Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. Per i gruppi e i laboratori didattici è richiesta la prenotazione.
Sede della Fondazione Cariparma dal 1995, Palazzo Bossi Bocchi è anche la sede espositiva delle sue Collezioni d’Arte. Lo spazio è stato allestito e concepito per essere una testimonianza della storia, della cultura e dell’arte della città di Parma. Da uno splendido autoritratto a penna di Parmigianino, passando per la caravaggesca tela di Lanfranco, le padane nature morte di Boselli, fino alla Parma trasfigurata di Bruno Zoni e al dialogo mai cessato con l’informale di Goliardo Padova, le Collezioni d’Arte della Fondazione Cariparma offrono un ampio sguardo sulla cultura figurativa, soprattutto locale. È il caso ad esempio dei seicenteschi ritratti farnesiani e di quelli di epoca borbonica di Van Loo, del prezioso ciclo ottocentesco di Giambattista Borghesi ricostruito in una delle più suggestive sale dell’itinerario espositivo. Percorrendo gli spazi di Palazzo Bossi Bocchi si incontrano dipinti, sculture, opere d’ebanisteria e complementi d’arredo che raccontano la storia ducale della città, di un gusto che si evolve e muta nel passaggio da una corte all’altra.
Importanti lasciti hanno ampliato i confini della raccolta, che ora va ben oltre l’ambito locale rivelando la raffinatezza di alcune collezioni private parmensi. Quella Garbarino che ha nello splendido nucleo di maioliche il suo punto di forza e la Cozza che ha arricchito palazzo Bossi Bocchi di una consistente presenza di autori fiamminghi.
È storia recente la donazione di Renato Bruson, una raccolta davvero pregevole e straordinaria per compattezza, tutta concentrata sul secondo ottocento italiano: i dipinti di Fattori, Lega, Borrani, Signorini, le poetiche vedute lagunari di Ciardi e Fragiacomo e ben quattordici opere boldiniane, rappresentano un notevole valore aggiunto al già consistente patrimonio artistico della Fondazione. Suggestiva, infine, la sezione dedicata alla storia della moneta e della cartamoneta nei sotterranei del palazzo.
Link: www.fondazionecrp.it