Dal 10 febbraio scorso l’Acri ha un nuovo assetto statutario, che premia una governance in grado di dare maggiore rappresentatività ai territori e separare meglio le competenze del Consiglio da quelle del Comitato di Presidenza, ormai un vero e proprio Esecutivo.
L’Assemblea straordinaria riunitasi a Roma sotto la presidenza di Giuseppe Guzzetti ha approvato, infatti, all’unanimità una riforma il cui obiettivo è rendere ancora più efficaci i processi decisionali, garantendo sia una maggiore partecipazione delle Associate alla formazione degli organi associativi sia un rafforzato raccordo con le compagini territoriali. In quest’ottica il gruppo di lavoro dell’Acri che ha elaborato la proposta di riforma dello statuto (denominato Comitato Governance e presieduto dal professor Paolo Andrei, presidente della Fondazione Cariparma) ha posto al centro un’armonizzazione della presenza delle Fondazioni in seno al Consiglio in base a parametri dimensionali e territoriali.
I territori saranno coinvolti nel processo di nomina dei membri del Consiglio tramite la valorizzazione delle funzioni di raccordo delle Consulte e Associazioni Territoriali, le quali saranno di diritto socie dell’Associazione attraverso la rappresentanza nell’ambito dello loro specifiche Aree Geografiche di riferimento: Area Geografica del Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria); Area Geografica del Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia); Area Geografica dell’Emilia Romagna (Emilia Romagna); Area Geografica del Centro (Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo); Area Geografica del Sud e delle Isole (Lazio, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia). Esse avranno un ruolo di raccolta e di indirizzo delle istanze territoriali da sottoporre all’attenzione dell’Associazione, ma anche di diffusione presso le Associate delle determinazioni assunte in sede Acri.
Il nuovo statuto marca poi la separazione delle competenze tra Consiglio e Comitato di Presidenza (ridenominato Comitato Esecutivo), il primo con funzioni di indirizzo strategico e generale, il secondo con funzioni esecutive; per la composizione del Comitato Esecutivo viene introdotto un processo elettivo in seno al Consiglio. Questo sarà composto da 30 membri (oltre al Presidente dell’Associazione): cinque saranno espressione delle prime cinque Fondazioni associate in termini di dimensione del patrimonio; uno espressione del Comitato Piccole e Medie Fondazioni; due espressione del Comitato Banche; ventidue espressione di cinque Aree Geografiche, di cui nove rappresentati dai coordinatori/presidenti delle Consulte/Associazioni Territoriali. Il Comitato Esecutivo sarà composto da otto membri espressione di Fondazioni e uno espressione del Comitato Banche, oltre al Presidente che è membro di diritto ed è eletto dall’Assemblea.
I componenti del Comitato Esecutivo espressione delle Fondazioni sono eletti tra i componenti del Consiglio in carica che, tra loro, ne indica fino a tre quali Vicepresidenti in rappresentanza delle Fondazioni. Il componente del Comitato Esecutivo espressione delle Banche è nominato dal Comitato Banche tra i due componenti del Consiglio nominati dallo stesso e assume la carica di Vicepresidente in rappresentanza delle Banche. Gli organi dell’Acri verranno rinnovati in base al nuovo statuto nella prossima Assemblea dell’associazione, che si terrà mercoledì 8 giugno.