Il grande tondo di Filippino Lippi, raffigurante la “Madonna col Bambino e Angeli” di proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è tra le star della grande mostra “Botticelli e il suo tempo” allestita al Metropolitan Museum of Art di Tokyo. Curata da Alessandro Cecchi, Shigetoshi Osano e Cristina Acidini, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dei rapporti commerciali e diplomatici tra Italia e Giappone, l’esposizione rappresenta uno dei maggiori eventi realizzati fino ad oggi sul grande protagonista della pittura italiana del Rinascimento. Vi hanno infatti collaborato i principali musei italiani e fiorentini (tra cui gli Uffizi e l’Accademia) che hanno prestato capolavori e altre opere significative del Botticelli e di artisti suoi contemporanei. A Lippi è dedicato tutto il terzo piano della mostra nella quale viene ampiamente valorizzata la grande tavola prestata dalla Fondazione.
L’opera, peraltro, non è nuova a trasferte in Italia e all’estero ma è la prima volta che lascia l’Europa per un altro continente, accolta con grande interesse dal raffinato pubblico giapponese che ha maturato negli anni un vero e proprio culto per l’arte italiana, soprattutto relativa al periodo rinascimentale. La mostra resterà aperta fino al 3 aprile per quello che, già dai primi dati di affluenza, si annuncia come uno degli appuntamenti più frequentati nella storia delle esposizioni in Giappone.
La tavola (che misura oltre due metri di diametro) costituisce, per dimensione, la più grande tra quelle a forma circolare della tradizione rinascimentale generalmente destinate ad uso domestico nelle residenze private delle famiglie patrizie fiorentine, in questo caso per la famiglia Corsini anche se, per alcuni, potrebbe provenire addirittura da una committenza medicea. Realizzata nel penultimo decennio del Quattrocento, esprime uno dei momenti più alti dell’arte di Filippino ma denota anche il forte legame con il suo maestro, il Botticelli, specie nella definizione degli angeli, e non è immune da echi leonardeschi nella configurazione del paesaggio sullo sfondo.
«L’Ente Cassa – dichiara il presidente Umberto Tombari – inserisce questo evento nel percorso che stiamo attuando per una maggiore presenza e conoscenza della nostra istituzione e del suo ingente patrimonio artistico oltre i confini nazionali, promuovendo sinergie virtuose su progetti condivisi che riguardano la città di Firenze. In questa occasione è stata attivata anche una piccola ma significativa azione di fundraising che ci permette di destinare al restauro delle sale giapponesi del Museo Stibbert il contributo ricevuto da una importante istituzione giapponese proprio per avere prestato la tavola del Lippi».
La collezione di armi giapponesi conservate nel museo è stata una delle prime nate in Occidente ed è considerata la più importante e ricca fuori dai confini del Giappone. Si tratta di oltre mille pezzi (tra i quali 90 armature e 200 spade) conservati in tre sale che richiedono una generale revisione dell’impiantistica e il restauro delle decorazioni.
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