Trovare un’occupazione come lavoratore dipendente o mettersi in proprio? Per molti giovani si tratta in entrambi i casi di un percorso pieno di ostacoli se non, a volte, un obiettivo irraggiungibile. La congiuntura economica certo non aiuta, ma a volte è l’approccio che andrebbe ricalibrato. Quando si cerca un impiego non basta considerare esclusivamente la coerenza tra le posizioni lavorative aperte e il proprio profilo di studi o, nel caso delle start up, la disponibilità di finanziamenti; bisogna tenere a mente l’insieme dei fattori motivazionali e caratteriali che, se riconosciuti e opportunamente valorizzati, possono aiutare i giovani ad ampliare le possibilità di collocarsi con successo nel mercato del lavoro.
Sono questi i presupposti da cui prendono le mosse due innovativi percorsi di formazione promossi dalla Fondazione Cariparo finalizzati a promuovere l’occupazione di giovani neo-laureati delle province di Padova e di Rovigo. “Dall’Io al Noi” e “Imprendilavoro”, questi i nomi dei progetti, si propongono rispettivamente di favorire l’inserimento di 30 giovani come lavoratori dipendenti e di sviluppare le capacità imprenditoriali di altri 30 ragazzi intenzionati ad avviare un’attività autonoma.
Il tutto nasce dalla collaborazione tra quattro diversi enti, decisi a fare squadra mettendo a disposizione risorse, esperienze e competenze: la Fondazione Cariparo interviene con un contributo di circa 40mila euro; Etra, società pubblica che gestisce il servizio idrico e i servizi ambientali nelle province di Padova e di Vicenza, ha messo a disposizione 20mila euro; AcegasApsAmga, un’altra multiutility del Nordest, ha stanziato 10mila euro; Salef, società di consulenza aziendale e formazione manageriale, si occuperà di organizzare le diverse attività in programma a partire da circa metà novembre nella sede della Provincia di Padova. Queste si snoderanno nell’arco di circa tre mesi, alternando sessioni individuali con attività di gruppo in cui è previsto l’utilizzo di strumenti di autovalutazione, di coaching e di training particolarmente avanzati e legati al concetto di “intelligenza emotiva”.
L’obiettivo è aumentare nei partecipanti la consapevolezza dei propri talenti e la possibilità di utilizzare con successo competenze come la motivazione, l’ottimismo e l’empatia. Nel dettaglio, “Dall’Io al Noi” è un progetto già sperimentato con successo nel 2014, tanto che dopo solo due mesi dalla sua conclusione circa il 50% dei partecipanti in possesso delle cosiddette “lauree deboli” aveva trovato un lavoro.
Alla luce di questa positiva esperienza si è deciso di riproporre l’iniziativa: i partecipanti potranno apprendere a definire meglio il proprio progetto di lavoro e di carriera, attraverso un percorso che si articola su diversi fronti: lavoro di gruppo, bilancio delle competenze, competenze emotive, personal branding, coaching. Le attività previste nell’altro corso “Imprendilavoro” sono simili a quelle offerte dal progetto precedente, ma con un focus in più sullo sviluppo della business idea e dell’attitudine imprenditoriale.
Da un’indagine della Global Entrepre neurship Moni tor Italia 2012 risulta, infatti, che in Italia il 30% dei giovani percepisce di avere buone capacità imprenditoriali, ma ben il 60% dei giovani ha paura di fallire. È quindi importante stimolare nei giovani il proprio potenziale imprenditoriale, anche attraverso il riconoscimento di quelle competenze emotive che possono facilitare l’avvio di attività di lavoro autonomo. È previsto inoltre il supporto allo sviluppo e alla comunicazione del progetto e l’accompagnamento per la sua presentazione ad aziende e possibili investitori.