Si svolge a Livorno dal 25 al 27 settembre “Il senso del ridicolo”, il primo festival italiano sull’umorismo, sulla comicità e sulla satira. Promosso da Fondazione Livorno, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana, il festival è diretto da Stefano Bartezzaghi. In tre giorni di incontri, letture ed eventi nella città più caustica d’Italia, “II senso del ridicolo” s’inoltrerà nel sorprendente e fulminante mondo della comicità.
L’uomo è l’animale che ride e il riso rinsalda il gruppo, lo unisce, è la forza rigenerante in cui si sente l’eco del gioco, del piacere infantile. Da sempre ci si interroga sui suoi meccanismi, sulle sue dinamiche fisiologiche e psicologiche, sulle sue motivazioni sociali, culturali e comunicative, eppure il senso del ridicolo e il riso rimangono per certi versi fenomeni misteriosi che rivelando l’inatteso, castigando i costumi, sovvertendo l’ordine delle cose ci pongono di fronte alla loro inconsistenza e alla loro precarietà.
Per tre giorni scrittori, saggisti, attori, giornalisti e comici si interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione illuminante dell’umorismo, della comicità e della satira. “Il senso del ridicolo” sarà una sorta di “safari”, dove gli animali esotici da fotografare e conoscere siamo noi stessi.
Stefano Bartezzaghi, direttore del Festival “Il senso del ridicolo”
Il festival inaugurerà venerdì 25 settembre in Piazza del Luogo Pio. Dopo i saluti istituzionali, il filologo e scrittore Maurizio Bettini terrà la lectio magistralis “Ridere degli dèi” (ingresso libero). “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”, recita il proverbio. In Grecia e nell’antica Roma, però, con gli dèi si poteva scherzare, eccome, anzi, di loro si rideva senza che nessuno se ne offendesse. Il festival proseguirà con il reading dello scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo – “Momenti di trascurabile (in)felicità” – un’occasione per far parlare i libri attraverso la voce di chi li ha scritti, in un’ora dedicata ai momenti felici e infelici dell’esistenza quotidiana, che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro). Sempre venerdì Alessandro Bergonzoni, prolifico e personalissimo autore e attore teatrale, proporrà una serata dal titolo “Estenuanze (Incontro sullo scibile considerato sconsiderato)”.
La giornata di sabato si apre con Giulia Addazi che parlerà di “Twitz: nuovi veicoli di ironia”; come il web e i nuovi strumenti di produzione linguistica hanno influito e continuano a influire sul modo in cui scriviamo. Atteso l’incontro con Carlo Freccero, “Le Détournement”: il riso della politica, il riso come sovvertimento di senso in un mondo politico sempre più immateriale. La giornalista Annalena Benini, nell’incontro “Prenderla sul ridere”, parlerà di come il senso del ridicolo permette di cogliere l’aspetto comico di ogni vicenda umana prendendola, casomai, sul ridere. Mariarosa Mancuso: “Ridere di cinema”, il massacro attraverso il sarcasmo per film che, nonostante tutto, siamo costretti a vedere. Francesco M. Cataluccio parlerà dell’umorismo ebraico: una risata amara per dare senso all’insensato. In serata, Gioele Dix e Sara Chiappori intratteranno il pubblico con “Da Caino e Abele ai Fratelli Marx”, uno spettacolo camuffato da conversazione semiseria: gli inciampi della vita offrono al comico lo sguardo “terapeutico” che elude senza illudere.
Lo stessso Gioele Dix sarà protagonista, insieme al direttore del festival Stefano Bartezzaghi, dell’incontro previsto domenica mattina, “Un Altro che dà fastidio”, letture e commenti di racconti umoristici della letteratura italiana all’interno di un dialogo sulla comicità dei nostri e degli altrui fastidi. Sempre in mattinata il giornalista Enrico Mentana interverrà sul “Ridicolo della politica”, argomento che verrà trattato nel pomeriggio anche dal grande disegnatore satirico e regista Sergio Staino insieme a Maryse Wolinski. Seguirà la performance del Teatro Sotterraneo, “Homo ridens_Livorno”, un test dove il pubblico è chiamato a reagire a stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi; nel tardo pomeriggio Maria Cassi presenta la “Conferenza buffa sul Galateo e l’Umanità”. L’incontro con Gianni Canova e Maccio Capatonda, la maschera più rappresentativa dell’italiano medio nell’era di internet e dei new media conclude gli incontri dell’edizione 2015 del Festival. In serata verrà proiettato il film “Italiano Medio” di Maccio Capatonda.
Il festival prevede anche due mostre: alla Fortezza Vecchia, “Il Vernacoliere. Ridere è libertà” (dal 24 al 27 settembre) e, alla Bottega del caffè, “Nessuno resterà all’asciutto”, le più belle pistole ad acqua della collezione Dal Prato (dal 25 al 27 settembre).
Tranne la lectio magistralis di Maurizio Bettini e la proiezione del film “Italiano Medio”, che sono a ingresso libero, tutti gli altri appuntamenti sono a pagamento (3 euro).
Informazioni, programma e biglietti: www.ilsensodelridicolo.it
Per informazioni: info@ilsensodelridicolo.it – 011 5624259 – 0586 826111