La Fondazione Sicilia dedica una mostra al Grand Tour attraverso l’esposizione di 52 opere grafiche sciolte e 16 volumi, realizzati tra il 1776 e il 1845 e appartenenti alle proprie collezioni. Dalla seconda metà del Settecento fino a circa la prima metà dell’Ottocento l’Isola si trasforma in una meta irrinunciabile per uomini d’arte e viaggiatori stranieri, che percorrono l’Europa con l’intento di completare la propria formazione e cercare il sapore dell’avventura. Al Grand Tour è legata l’attività di artisti, che eseguivano vedute e paesaggi incantevoli, molti dei quali ripresi, attraverso incisioni, su rare pubblicazioni dell’epoca.
La mostra “Uno sguardo al Grand Tour attraverso le collezioni della Fondazione Sicilia” è aperta a Palazzo Branciforte fino al primo novembre. Tra le altre spiccano opere di Louis-Francois Cassas, Jean-Pierre Louis Laurent Houel, Claude Louis Chatelet, Luigi Mayer e Franz Hegui.
Le 18 opere grafiche in mostra al primo piano (coerenti per argomento ai 16 volumi sistemati nei tavoli espositivi) rimarranno permanentemente in quell’ambiente di Palazzo Branciforte che da oggi è denominato Sala del Grand Tour. Si tratta di opere sciolte e in volume prevalentemente dedicate a scorci della Sicila, delle Lipari e di Vulcano. Nella foto: Peter De Wint, Temple of Juno (particolare), Girgenti 1821, acquaforte colorata all’acquerello.