Tra le tante conseguenze sociali della crisi va annoverata anche la difficoltà che ormai incontrano le famiglie per iscrivere i ragazzi a palestre e a centri sportivi, con evidenti ricadute sul corretto sviluppo psico-fisico dei giovani e sul loro coinvolgimento in ambiti e contesti motivazionali alternativi alla strada e ai percorsi di marginalità. Per rispondere a questa esigenza è nato il progetto “Rainbow”, realizzato in sinergia da Coni e Comunità di Sant’Egidio e sostenuto economicamente, nel triennio 2012/2014, dalla Fondazione Livorno. Non è la prima volta che il Coni e la Comunità di Sant’Egidio collaborano a Livorno per realizzare iniziative dall’alto impatto sociale. Così oggi, grazie a Rainbow, decine di ragazzi che, per situazioni personali o familiari difficili, non avrebbero potuto sostenere i costi dell’attività sportiva, potranno giocare a calcio o a tennis, perché la Fondazione Livorno coprirà per loro i costi. E sempre ai ragazzi in difficoltà si rivolge un’altra iniziativa di solidarietà realizzata dalle Fondazioni toscane. Anche quest’anno, infatti, la Consulta delle Fondazioni della regione ha stanziato le risorse che consentiranno a un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 16 anni, affetti da diabete mellito tipo I, assistiti dall’Ospedale Pediatrico Meyer, di vivere l’esperienza di Nave Italia: una settimana di navigazione in mare aperto su un grande veliero. Il progetto, sostenuto dalla Consulta fin dalla sua nascita nel 2010, è parte integrante del programma di educazione all’autogestione della malattia, che prevede nozioni teoriche, addestramento pratico e supporto psicologico. L’esperienza su Nave Italia mira proprio a promuovere e accompagnare un processo di progressiva autonomia e presa di responsabilità da parte dei giovani verso il proprio diabete, sia dal punto di vista pratico sia in termini di capacità di nutrirsi correttamente.