Proseguono le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Delle centinaia di iniziative promosse dalle Fondazioni di orine bancaria (cfr. Fondazioni, marzo-aprile 2011), moltissime sono quelle rivolte al mondo della scuola. La Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno si è distinta per la pubblicazione di un dvd, con allegato un volume, su Garibaldi e la spedizione dei Mille. Il documentario è stato realizzato in occasione della mostra “Giuseppe Garibaldi e i Mille. Dalla realtà al mito”, che si è tenuta a Livorno lo scorso anno e che ha raccolto una grande quantità di opere d’arte, documenti e oggetti della vita quotidiana appartenuti all’Eroe dei due mondi. Dalle battaglie in America Latina alla “Primavera dei popoli” del Vecchio Continente, dalle notizie storiche alla nascita del “mito”: i vari aspetti della storia e dell’eredità culturale di Garibaldi sono ricostruiti in trenta minuti di documentario che, partendo dai materiali raccolti in occasione della mostra, dà vita a una vera e propria lezione di storia e di storia dell’arte. La narrazione è intercalata da alcune curiosità che permettono di riproporre le gesta del generale senza enfasi, riconducendo il personaggio Garibaldi alla realtà: evidenziando i lati deboli del Generale, i suoi limiti, le sue sofferenze e gli acciacchi. Garibaldi si riappropria così di una dimensione umana, diventando più simpatico. Ma non vengono scalfiti i valori ideali che lo hanno ispirato e che devono continuare ad essere trasmessi alle giovani generazioni. Un altro espediente utilizzato dai curatori del dvd per tener desta l’attenzione degli studenti a cui è destinato è stato mettere in evidenza i punti di contatto della spedizione dei Mille con la città di Livorno. L’epopea risorgimentale è stata infatti vissuta con entusiasmo e grande partecipazione da parte di tanti livornesi, come Vincenzo Malenchini e i fratelli Andrea e Jacopo Sgarallino. Proprio gli eredi della famiglia Sgarallino hanno messo a disposizione numerosi e importanti cimeli: dalla spada al berretto, agli occhiali, al cucchiaio d’argento. Tutti oggetti appartenuti e toccati da Garibaldi, regalati ad Andrea e Jacopo dallo stesso Generale, o da suo figlio primogenito Menotti, e gelosamente conservati dalla famiglia di imprenditori livornesi per 150 anni.