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Biblioteca e sala prove: nasce il Pac di Novi

Aprirà le porte al pubblico a dicembre di quest’anno il nuovo Polo Artistico Culturale (Pac) a Novi di Modena. L’edificio è destinato a ospitare i principali servizi di aggregazione socioculturale del territorio novese, con particolare riferimento ai giovani. L’intero immobile, realizzato e di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, verrà destinato a uso pubblico, in gestione al Comune di Novi.

Per realizzare la struttura, la Fondazione ha destinato circa 1,5 milioni di euro del proprio patrimonio, prassi utilizzata anche in passato negli interventi analoghi che hanno riguardato i comuni di Carpi (Auditorium San Rocco e Casa del Volontariato) e di Soliera (Casa della Cultura e delle Associazioni). Il Polo Artistico Culturale consentirà al comune di Novi di riappropriarsi di quegli spazi culturali e di aggregazione resi inagibili a causa del sisma, dando loro una sistemazione adeguata e funzionale.

La Biblioteca comunale, il Centro giovani con sala prove per band locali, la Proloco e l’Ufficio Cultura saranno riuniti in un unico complesso di circa 700 mq. Il progetto nasce da un percorso condiviso con i cittadini, da cui è emersa la sollecitazione a sviluppare un luogo in grado di ospitare e mettere in relazione più servizi, in modo da favorire gli scambi sociali, il coordinamento delle attività e l’ottimizzazione delle risorse. Nel corpo centrale del Pac sarà ospitata la biblioteca, dotata di un’area studio e di un’area multimediale attrezzata con postazioni computer e rete wireless. Anche i più piccoli avranno il loro spazio: un angolo morbido con audiolibri e giochi didattici. Nell’ala est sarà realizzato il centro giovani con sala prove per gruppi musicali; l’ala ovest ospiterà l’emeroteca e uno spazio libero attrezzato con wi-fi, televisione e pannelli espositivi per mostre.

La composizione degli spazi è concepita per favorire la flessibilità d’uso, così da ottimizzare i costi di gestione e i tempi di funzionamento dei servizi. I confini e le soglie che definiscono gli ambienti non sono fissi: la biblioteca potrà estendere temporaneamente i propri spazi al centro giovani e viceversa; alcune pareti e arredi mobili consentiranno la creazione di aree adatte a ogni necessità.

da “Fondazioni” luglio-agosto 2015