La Fondazione di Venezia ha sostenuto sin dall’inizio le prime esperienze di microcredito germogliate in Italia circa dieci anni fa, finanziando 28 progetti per complessivi 225mila. Oggi fa da madrina a un’altra iniziativa per far crescere il microcredito a Venezia, coinvolgendo nuovi soggetti privati e le fondazioni comunitarie attive nella provincia. Si tratta di un fondo di garanzia da 40mila euro (che salirà a 70mila euro entro giugno), messo a disposizione dal Rotary International Distretto 2060 a favore di PerMicro, l’unica società italiana specializzata nell’erogazione di microcrediti. L’accordo – siglato pochi giorni fa presso la sede della Fondazione di Venezia – ha la durata di un anno e potrà essere rinnovato. Prevede l’erogazione nel territorio del Distretto 2060 (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia) di finanziamenti garantiti da questo fondo. Per assicurare un corretto e proficuo svolgimento del progetto, è stato istituito un comitato di monitoraggio composto da un rappresentante del Rotary 2060, di uno di PerMicroLab e di uno di PerMicro.
PerMicro è nata a Torino nel 2007 con l’obiettivo di dare un’opportunità di inclusione finanziaria ai “non bancabili”, ossia ai soggetti esclusi dai tradizionali canali di credito. E’ presente in Veneto con due filiali, a Padova e Venezia, e ha finanziato – dal 2009 ad oggi – 924 famiglie e 78 imprese (di cui 5 a Venezia) per complessivi 5,6 milioni di euro. I settori di attività principali sono il commercio stanziale, la ristorazione e l’artigianato. Nel 44% dei casi si è trattato di startup. Il 40% delle attività finanziate sono italiane, il 19% filippine, il 14% bengalesi e il 6% marocchine. Il 29% degli imprenditori ha meno di 35 anni. Il numero delle imprese italiane è in forte crescita (dal 2013 ad oggi costituiscono circa il 70%) con una forte spinta verso i giovani e le start up.