Oltre 1.500 opere messe in sicurezza in 18 mesi; 27 restauratori e 40 studenti delle Scuole di restauro di Firenze, Roma e Torino coinvolti; più di 500mila euro di interventi finanziati. Questo, in cifre, il primo bilancio del Centro di raccolta e cantiere di pronto intervento per le opere d’arte danneggiate dal terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012. Il Centro, allestito nel Palazzo Ducale di Sassuolo (Mo), continua a dare ospitalità a oltre 2mila oggetti provenienti dalle quattro province dell’area del cratere (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia).
Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Emilia Romagna, il Centro offre un ricovero temporaneo ai beni artistici lasciati incustoditi all’interno degli edifici lesionati o distrutti dal sisma. I restauratori hanno lavorato sotto la supervisione scientifica dei due Istituti Centrali del Restauro (l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze), il coordinamento organizzativo della Soprintendenza di Modena e la collaborazione dei funzionari della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etno – antropologici di Bologna.
Tutti i reperti che sono in custodia presso il Centro di Sassuolo sono stati schedati. Le schede, insieme alla documentazione relativa, vengono inserite all’interno di una banca dati del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, alla quale possono accedere gli enti pubblici e i privati proprietari delle opere ricoverate per ottenere informazioni sullo stato dei loro reperti. Il database è consultabile online sul nuovo sito internet del Centro di Raccolta di Sassuolo (www.cdrsassuolo.beniculturali.it), realizzato anche con il contributo economico della Fondazione Cr Modena. Dopo la messa in sicurezza inizia la fase dei restauri veri e propri.
Grazie a una recente convenzione tra l’Associazione tra Casse e Monti dell’Emilia Romagna e la Soprintendenza di Modena, il Centro di Raccolta può ora selezionare le opere da restaurare. La scelta avverrà in base allo stato di conservazione dei reperti e ai preventivi di spesa. La priorità sarà data alle opere di più grandi dimensioni.