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L’innovazione sociale in azione

«Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci e allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande». Sono le parole di Adriano Olivetti a ispirare la seconda edizione del bando “Welfare di comunità e innovazione sociale” della Fondazione Cariplo, per il quale sono a disposizione 10 milioni di euro volti a sostenere le idee più efficaci per migliorare la qualità della vita dei lombardi, partendo dai problemi quotidiani delle famiglie, degli anziani e dei “nuovi poveri”.

In questi mesi stanno diventando operativi i progetti selezionati lo scorso anno, per la prima edizione del bando, per il quale furono stanziati altri 10 milioni di euro. Si tratta di nove iniziative in diverse province. Ne presentiamo alcune, tra le più emblematiche. Tredici Comuni dell’area di Magenta (130mila abitanti) si sono messi insieme per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini piccoli che sono in difficoltà a far fronte a tutte le sfide che l’essere genitore comporta. Sono stati elaborati una serie di interventi che vanno dalla realizzazione di spazi di aggregazione per i bambini e per le loro famiglie all’organizzazione di attività ricreative e educative durante i periodi di chiusura delle scuole. Il tutto coinvolgendo associazioni di famiglie, scuole, cooperative sociali, enti pubblici. Nell’area di Sondrio (57mila abitanti) si è posta l’attenzione sulle persone a rischio povertà ed è stato progettato un intervento in due azioni. La prima è l’attivazione di “Emporion”, un centro di offerta e scambio di beni “materiali” e “relazionali”: famiglie temporaneamente in difficoltà possono acquisire beni reali (cose e cibo), servizi pubblici (voucher) o “comunitari” (mutuo aiuto) a fronte di un’azione di restituzione, prevalentemente come impegno nelle organizzazioni di volontariato del territorio.

La seconda è l’apertura di “Cantiere”, un laboratorio in cui promuovere e sviluppare percorsi di integrazione e stabilizzazione lavorativa di persone attraverso il recupero e la valorizzazione del territorio. Le prime commesse di lavoro saranno proposte in primis dai Comuni e dalla Comunità Montana (già individuati i primi cantieri), ma anche da privati, e saranno finalizzate al recupero di aree urbane marginali, della rete sentieristica e di terreni agricoli abbandonati. Il progetto che riguarda la città di Milano (1,3 milioni di abitanti) prevede di ripensare i servizi di cura domiciliare, favorendo la ricomposizione delle risorse pubbliche e private, l’aggregazione della domanda e la valorizzazione del volontariato, attraverso l’attivazione di una piattaforma online in grado di facilitare l’incontro di domanda e offerta. Altri progetti, volti principalmente a contrastare l’emergere delle nuove povertà, sono stati attivati nelle aree di Lecco, Lodi e Rho.


da “Fondazioni” marzo-aprile 2015