Corsi di formazione per assistente famigliare in Sicilia e Calabria, una fabbrica del riuso per la trasformazione e il riutilizzo dei rifiuti a Catania, un ristorante di cucina mediterraneo-asiatico-africana a Lecce, l’attivazione di unità di strada e di un “banco” di distribuzione di farmaci che non necessitano di prescrizione medica in Calabria. Sono questi alcuni dei progetti sostenuti dalla Fondazione con il Sud per l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati e per il contrasto dello sfruttamento. Per realizzarli la Fondazione ha messo a disposizione 3,7 milioni di euro.
Gli interventi sono stati individuati attraverso un processo innovativo che, superando le logiche del tradizionale bando, ha sollecitato il non profit meridionale e le organizzazioni di immigrati a presentare le loro idee sul tema. Delle 113 proposte ricevute ne sono state preselezionate 45, che i proponenti hanno tradotto in progetti. Una nuova valutazione ha portato a selezionarne 13. Di queste alcune puntano a creare concrete opportunità professionali per gli immigrati, attraverso l’avvio di imprese sociali nei settori agroalimentare, turistico, di manutenzione del verde pubblico e privato, di ristorazione, di riciclo creativo; altre mirano a offrire assistenza sanitaria, psicologica e legale alle vittime di tratta e sfruttamento sessuale o lavorativo, nonché azioni di accompagnamento all’autoimprenditorialità.
Per realizzare i progetti saranno attivate partnership con circa 120 soggetti tra associazioni, imprese sociali, istituzioni, fondazioni, università, scuole ed enti del mondo economico e della ricerca. «Sottolineo particolarmente due aspetti di questa iniziativa – ha commentato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud –. La prima è il metodo con cui abbiamo individuato i progetti, partendo dalle idee di associazioni e organizzazioni di immigrati. La seconda è più politica, ovvero affrontando il fenomeno dell’immigrazione in modo realistico, partendo dai diritti, dal lavoro e dalla coesione sociale per creare opportunità concrete per il territorio».