Che la Fondazione Carilucca sia uno dei play maker fondamentali per la valorizzazione e lo sviluppo del suo territorio è un dato noto alle cronache, anche di questo giornale. Torniamo, però, sull’argomento perché nuove realizzazioni si aggiungono alle precedenti e il 2015 – che vedrà la bella città toscana ospitare il XXIII Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio Spa, organizzato dall’Acri per il 18 e il 19 giugno – si è inaugurato proprio con una di queste: il restauro della Casermetta San Pietro, presentato il 17 gennaio, a completamento degli interventi sulle Mura urbane della città, a cui la Fondazione ha destinato finora 7 milioni di euro. Le Mura urbane sono una cinta lunga 4,195 km e costituiscono un monumento simbolo della città, riconosciuto a livello mondiale per la bellezza artistica e il suo valore storico. La collaborazione pubblico- privato ne ha reso possibile il più ampio ripristino, applaudito, in occasione dell’inaugurazione della restaurata Casermetta, dal presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato Andrea Marcucci, che ha così commentato l’importanza dell’intervento messo in piedi dalla Fondazione con la Regione Toscana, il Comune e la Provincia di Lucca: «Non esiste altra esperienza nel nostro Paese di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato per la valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico, come sta succedendo a Lucca», ha detto. Un’operazione, quella per il recupero e la conservazione del patrimonio culturale della città e della sua provincia, che ha trovato il plauso del presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti, anch’egli intervenuto alla cerimonia, il quale ha voluto sottolineare la qualità gestionale e operativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. «In questi anni, nonostante le difficoltà congiunturali e la crescita esponenziale degli oneri fiscali che gravano sui nostri Enti – ha dichiarato – sotto la guida del suo presidente Arturo Lattanzi la Fondazione ha accresciuto sia il patrimonio che il proprio impegno erogativo e ha saputo svolgere alla perfezione il ruolo di catalizzatore di risorse sul territorio, attivando a fianco delle proprie erogazioni altrettanti contributi pubblici, tramite accordi strategici sottoscritti con Regione, Provincia e Comune di Lucca». «35 milioni a fronte dei 40 messi in gioco dalla Fondazione – ha spiegato il presidente della Fondazione Carilucca, Lattanzi –. Hanno consentito di concretizzare con successo importanti operazioni nell’housing sociale, nell’edilizia scolastica, nelle infrastrutture e, appunto, nel restauro delle Mura». Queste sono formate da 11 baluardi, 11 cortine e 12 tra porte e passaggi. Costruite tra il 1544 e il 1645 furono erette sui resti di mura precedenti, anche di epoca romana. Una testimonianza di questa lunga vicenda di rifacimenti e ampliamenti sono i sotterranei, presenti sotto otto degli undici baluardi. Non sono collegati tra loro e ognuno è diverso, per forma e dimensione, anche per le differenti epoche di costruzione. Nati, come tutta la fortificazione, per scopi militari e difensivi, i sotterranei servirono come deposito di materiali e ricovero dei cavalli. Nell’Ottocento, Maria Luisa di Borbone volle trasformare la parte sommitale dei terrapieni in un passeggio pubblico alberato, che i recenti restauri hanno ben valorizzato. Gli interventi hanno riguardato: la realizzazione di piste ciclabili, il rifacimento dell’asfalto e lo svecchiamento del sistema di illuminazione, ma soprattutto la ristrutturazione di alcuni edifici che sorgono lungo le Mura, riportati al loro antico splendore e adibiti a nuovi usi. Tra questi c’è la cosiddetta Casa del Boia, che è stata dotata di ascensore in modo da facilitare l’accesso alle Mura anche ai disabili e che sarà presto sede di un museo multimediale dedicato alla Via Francigena. C’è poi la Casermetta del Salvatore e, appunto, la Casermetta San Pietro (con il rifacimento della copertura, degli impianti, della pavimentazione del primo piano e di tutte le facciate) dove sarà allestito uno spazio destinato agli amanti dello sport all’aria aperta.
L’attenzione della Fondazione Carilucca per le Mura non si ferma, però, qui. Ai 7 milioni di euro già previsti dal protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Lucca ha fatto seguito un ulteriore impegno di 4 milioni, che saranno destinati ai lavori di restauro delle porte San Jacopo e San Donato, alla prosecuzione del restringimento dell’asfalto, all’ultimazione del nuovo impianto di illuminazione e all’esecuzione di ulteriori lotti di restauro del paramento esterno. Nell’esecuzione dei lavori delle Mura sono state affrontate anche altre opere in qualche modo collegate: l’asfaltatura di Via della Quarquonia e di Via dei Bacchettoni, la ricalibratura di un tratto del poggio della passeggiata tra la Porta Elisa (al cui restauro ha contribuito anche la Fondazio ne Banca del Monte di Lucca) e la Caser metta del Salvatore, l’installazione di due defibrillatori, la realizzazione della nuova biglietteria dell’Orto Botanico, la manutenzione della Porta Santa Maria, l’incre – mento dei punti di ripresa degli impianti di videosorveglianza della città, la redazione e la consegna al Comune di Lucca di tre progetti di restauro per tre sotterranei (Baluardi San Paolino, San Martino e Santa Croce) con relative autorizzazioni, che hanno consentito, secondo gli accordi sottoscritti con la Regione Toscana, una più rapida attivazione dei lavori.