La Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni di Roma ha contribuito alla estensione del progetto “Isola Digitale”. Le somme erogate dalla Fondazione, in aggiunta a quelle già stanziate dalla Regione Sardegna, hanno consentito ad altri 8 reclusi di entrare a far parte del gruppo coordinato dalla cooperativa sociale “DigitAbile Onlus” di Oristano. Così, ai 19 detenuti già impegnati nel lavoro di digitalizzazione ottica dei documenti d’archivio del Tribunale di Sassari, si aggiungono le altre 8 unità. Alcuni opereranno dall’interno del nuovo carcere di Bancali per il “data entry” informatizzato. Gli altri saranno inquadrati in articolo 21, cioè con il permesso di muoversi all’esterno dell’istituto penitenziario. «Si tratta di un modello innovativo e sperimentale per la Sardegna – spiega Giorgio Oggianu, presidente della cooperativa – che si affianca ad altri pochissimi progetti nazionali che coinvolgono i reclusi in percorsi professionalizzanti, spendibili nel mercato del lavoro, in particolare nel settore della digitalizzazione ottica dei documenti». Fin dal primo momento i partner coinvolti sono stati la struttura carceraria, il Tribunale di sorveglianza di Sassari e gli enti finanziatori. Centomila euro sono arrivati dalla Regione Sardegna e cinquantamila dalla Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni. Il progetto prevede la collaborazione di alcune figure professionali complementari, i consulenti informatici della Cooperativa e le educatrici del carcere. Il Presidente Aleramo Ceva Grimaldi esprime soddisfazione per il progetto che, grazie alla efficiente rete di collaborazione tra istituzioni e cooperativa sociale, ha consentito di coinvolgere i reclusi in un percorso di formazione professionale, grazie al quale si offre una prospettiva di reinserimento sociale ai detenuti. Tale percorso di professionalizzazione assume una connotazione ancora più importante in quanto coinvolge soggetti con un livello di scolarizzazione piuttosto basso. I dati forniti dalla cooperativa sociale, infatti, evidenziano che il 55% è in possesso della sola licenza media inferiore, il 10% non supera la licenza elementare». Durante le attività, sarà possibile ampliare e testare i percorsi di accompagnamento dei carcerati attraverso il conseguimento dei moduli “eipass” per l’informatica, di quelli per l’orientamento e per la formazione archivistica. L’iniziativa durerà dodici mesi e per alcuni detenuti è prevista l’assunzione definitiva.
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