Con il 2015 entra nel secondo anno di attività il progetto Fondazioni for Africa Burkina Faso, intervento promosso dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri per garantire la sicurezza alimentare e il diritto al cibo a 60mila persone in uno dei Paesi più poveri al mondo, al 183° posto su 187 secondo i dati 2013 del Rapporto Nazioni Unite sull’Indice di Sviluppo Umano.
Sostenerne lo sviluppo non è solo una questione umanitaria, ma anche la premessa per contribuire a stabilizzare un’area sempre più problematica per le pressioni degli estremismi religiosi, che in un contesto di grande miseria hanno più facile gioco a radicarsi. Il problema più grave è senz’altro la difficoltà di accesso per la popolazione a una nutrizione adeguata: difficoltà che è destinata ad aumentare se non si interviene. La scarsa disponibilità di sementi migliorate e di altri mezzi tecnici, l’esiguo accesso al credito da parte delle famiglie delle aree rurali, la perdita di fertilità e l’inaridimento dei suoli, insieme alla disorganizzazione delle filiere agricole, alla debolezza delle organizzazioni di produttori e alla debole connessione al mercato, ne sono le cause fondamentali. È, perciò, necessario realizzare un programma che vi ponga rimedio e contribuisca alla piena attuazione del diritto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali, nella più ampia strategia nazionale di lotta alla povertà. Questo è quanto si propone il piano triennale Acri per il Burkina Faso, partito nel 2014 con un budget complessivo di 4,57 milioni di euro.
È stato progettato sulla scorta della positiva esperienza sviluppata con l’iniziativa Fondazioni4Africa, rivolta negli anni scorsi al Senegal e all’Uganda, che ha prodotto un modello d’intervento capace di generare un impatto significativo nell’area target, grazie all’effetto leva generato dalla collaborazione con altre istituzioni pubbliche e private e il coinvolgimento delle organizzazioni dei migranti di quei paesi operanti in Italia. Così anche il progetto Burkina Faso viene realizzato con il coinvolgimento di una pluralità di attori. Oltre alla Commissione per la Cooperazione Internazionale dell’Acri, che coordina l’iniziativa in rappresentanza delle Fondazioni, ci sono il CeSPI-Centro Studi di Politica Internazionale, individuato quale partner tecnico per il delicato processo di coinvolgimento e valorizzazione del ruolo della diaspora, quattro Ong (Lvia, Cisv, AcraCcs, Mani Tese) e la Fondazione Slow Food per la Biodiversità, con la quale le Ong e le Fondazioni stanno portando avanti una mappatura dei prodotti legati all’identità e alle culture locali, al fine di valorizzare anche processi di innovazione nelle tradizioni gastronomiche burkinabè. È inoltre in corso una crescente collaborazione con Regioni e Province non solo delle aree dove i migranti burkinabè sono particolarmente presenti, ma anche dove operano organizzazioni non profit che collaborino con il Burkina Faso.
Assi portanti del progetto Burkina Faso sono il miglioramento dell’agricoltura e della sicurezza alimentare, il sostegno allo sviluppo endogeno inclusivo e sostenibile, l’autonomizzazione femminile, individuando quali assi trasversali di intervento la microfinanza e la microimprenditoria. In particolare, si punta a: migliorare la produttività e la qualità dei prodotti di 5 filiere agricole (riso, sorgo, niébé, soia e specie orticole) e 2 filiere forestali (miele e foglie e frutti alimentari); implementare 5 sistemi di microfinanza agricola adeguati e specifici, per assicurare lo start-up e la sostenibilità delle produzioni; strutturare le Organizzazioni Contadine (OC) a livello di filiera, affinché siano più rappresentative e le loro capacità organizzative e gestionali ne risultino rafforzate; incrementare la vendita dei prodotti agricoli e dei loro derivati sul mercato locale; favorire l’acceso diffuso all’educazione alimentare e ai sistemi di governance del cibo; valorizzare il ruolo delle associazioni della diaspora nell’ambito di interventi transnazionali e di cosviluppo.
Il riconoscimento dei migranti come attore fondamentale di sviluppo è un elemento chiave di Fondazioni for Africa Burkina Faso: un passaggio considerato decisivo per rendere più efficaci le iniziative di cooperazione nel Paese africano. Da qui il percorso di formazione avviato con 27 associazioni di migranti burkinabè presenti in Italia, con l’intento di mettere in rete le diverse esperienze, rafforzare le loro capacità di gestione, avviare tavoli di riflessione su obiettivi, priorità, metodologie di intervento nel loro paese di origine.