Sviluppare la capacità di innovazione, migliorare la mobilità e i collegamenti tra Padova, Venezia e Treviso, riconoscere e integrare nei programmi politici i temi ambientali, nonché dotarsi di un sistema di governance metropolitana. Queste le raccomandazioni dell’Ocse – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per valorizzare Venezia Metropoli. L’analisi si inserisce all’interno di una serie di studi tematici sulle regioni metropolitane condotti dall’Ocse con l’obiettivo di delineare e diffondere presso i governi nazionali raccomandazioni riguardo alle politiche da adottare per migliorare governance e competitività. Attivato dal presidente del la Fondazione di Venezia Giuliano Segre (nella foto), che ne ha seguito lo sviluppo scientifico, il rapporto, edito in Italia da Marsilio, è il secondo realizzato dal l’Ocse su una metropoli italiana (Milano nel 2006) e il ventiduesimo riguardo alle aree metropolitane nel mondo. Quella di Venezia comprende le province di Padova, Venezia e Tre viso e ad essa si ascrive ben un quarto dell’export italiano, con un Pil pro capite di quasi 40mila dollari annui (al livello di Toronto e Barcellona) e livelli di produttività del lavoro paragonabili a quelli di Francoforte, Londra, Monaco e Tokyo. Il tasso di crescita economica dell’area è comparabile a quelli di Londra, Stoccolma e Houston. «La grande nebulosa urbano-rurale del Veneto – sottolinea Giuliano Segre – deve trovare un punto di unione, anche per compattare le sue virtù nel contesto globalizzato. In questo senso, il punto di aggregazione non può essere che l’area denominata città-regione di Venezia, che connette Padova, Venezia e Treviso, per un totale di oltre 2 milioni di abitanti. Il rapporto dell’Ocse funge quindi da utile strumento per analizzare il contesto territoriale in cui siamo, confrontarlo con i principali modelli stranieri e trarre utili indicazioni sui punti di forza da valorizzare e le sfide da affrontare per sviluppare ulteriormente la città-regione Venezia come centro polare del Nordest italiano».