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Scuola estiva alla Princeton University per venti studenti abruzzesi

Sono partiti il 23 luglio i venti giovani abruzzesi selezionati fra centonovanta allievi delle scuole superiori per trascorrere tre settimane al Campus dell’Università di Princeton, negli Stati Uniti. Qui hanno seguito corsi di fisica, astrofisica e matematica, in lingua italiana, insieme a lezioni di inglese, approfondendo materie scientifiche, spesso ritenute ostiche, in un contesto particolarmente “energizzante”: tra i docenti dell’Università numerosi i premi Nobel, e qui per venti anni svolse la propria attività di ricerca lo stesso Albert Einstein! I venti giovani – 16 ragazzi e 4 ragazze, fra i 17 e i 19 anni – provengono prevalentemente dai licei scientifici. Per loro è stata una grande opportunità, che si è realizzata tramite l’iniziativa Gran Sasso – Sud Dakota Princeton University, organizzata dall’Istituto di Fisica Nucleare del Gran Sasso e finanziata quest’anno dalle Fondazioni Carispaq e Carichieti. Obiettivo principale del progetto è offrire un’occasione stimolante di crescita e di formazione capace di consentire ai giovani di appassionarsi allo studio di materie che li portino a iscriversi a corsi di laurea universitari a carattere scientifico, il cui numero di allievi negli ultimi anni è notevolmente diminuito a livello nazionale. Dunque un progetto di formazione di alto valore culturale che ha visto due Fondazioni abruzzesi unire le forze per il fondamentale sostegno finanziario. Giunta all’ottava edizione la Scuola estiva alla Princeton University ha avuto finora un riscontro decisamente positivo: oltre il 75% dei 160 ragazzi che vi hanno partecipato in questi anni ha poi intrapreso studi scientifici o tecnologici. E, in ogni caso, la scuola rappresenta un’occasione unica per i ragazzi più promettenti della regione di conoscere una realtà universitaria di assoluto prestigio ed eccellenza. Oltre all’attività strettamente didattica lo stage prevede attività culturali e sociali volte alla conoscenza degli Usa: in particolare visite guidate a New York e Washington, nonché a musei scientifici e a importanti realtà scientifiche il cui prestigio è legato alla presenza di giovani ricercatori italiani.

da “Fondazioni” settembre-ottobre 2011