Sono passati più di mille e duecento giorni dalla tragica notte del 6 aprile 2009 in cui la provincia de L’Aquila venne colpita da un terremoto di magnitudo 6,3, che ha causato 308 vittime e 1.500 feriti, oltre a incalcolabili danni al patrimonio storico-artistico. Delle tante testimonianze da ripristinare la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila ha scelto la Chiesa della Madonna Fore, nel bosco di San Giuliano. «La chiesa – ha spiegato il presidente del la Fondazione Carispaq Roberto Marotta – è uno dei luoghi a cui noi aquilani siamo più legati. Un legame di affetto profondo che si fonda anche sulla bellezza che il posto nel suo insieme offre agli occhi e all’anima. Un piccolo gioiello del nostro patrimonio culturale inserito in un ambiente naturale ancora intatto che si offre al visitatore in una sintesi perfetta di arte e natura». Oggi, grazie a un contributo di 210mila euro messo a disposizione dalla Fondazione, la chiesa riapre le porte al pubblico. L’intervento di restauro, durato circa 6 mesi, ha ripristinato le parti danneggiate e adeguato l’edificio alle moderne normative antisismiche. La Chiesa, dedicata alla Madonna dell’Addolorata e di proprietà dell’omonima Confraternita, è un edificio ad aula unica dall’impianto medievale, ma ricostruito nel corso dei secoli fino alla sistemazione settecentesca, che è quella giunta fino a noi. Conserva alcuni oggetti d’arte importanti, come una grande tela del pittore veneziano Vincenzo Damini risalente al XVIII secolo.