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Prime risposte per il vaccino contro la meloidosi

Sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Structure gli importanti risultati di uno studio che rappresenta il primo caso in Italia di scoperta e analisi di antigeni secondo un nuovo approccio, chiamato “vaccinologia strutturale”. Il progetto di ricerca, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori coordinati dall’Università di Milano, si inserisce nell’ambito del Programma Vaccini della Fondazione Cariplo, nato nel 2009 con l’obiettivo di sostenere la messa a punto di nuovi approcci per la prevenzione delle malattie infettive. La vaccinologia strutturale combina l’analisi del genoma del microrganismo patogeno con indagini strutturali e computazionali, per identificare gli antigeni capaci di indurre una risposta immunitaria protettiva contro un microrganismo patogeno. Seguendo questo metodo altamente innovativo, i ricercatori hanno isolato e caratterizzato un antigene del patogeno “Burkholderia pseudomallei” responsabile della meloidosi, una malattia endemica nelle zone tropicali del sud Est asiatico e del Nord Australia, che risulta particolarmente contagiosa soprattutto nella stagione delle piogge e nei periodi di coltivazione delle risaie, spesso con esiti fatali. Si tratta di un primo, importante passo per giungere alla produzione del vaccino vero e proprio. L’iniziativa si inserisce nel quadro del sostegno alla ricerca medica, ambito prioritario di intervento della Fondazione fin dal 2001. L’obiettivo è sostenere la ricerca di nuovi approcci vaccinali per la prevenzione delle malattie infettive, con l’intento di promuovere progetti innovativi che permettano di colmare le lacune nella conoscenza del sistema immunitario e nella biologia degli organismi patogeni. Consapevole degli ingenti investimenti e della complessità che il processo di sviluppo e produzione di un vaccino comporta e che solo l’industria può supportare, la Fondazione ha scelto di concentrare il proprio sostegno su iniziative di ricerca che non coinvolgano direttamente un partner industriale, ma siano in grado di rendere evidenti al settore industriale le potenzialità di sviluppo del prodotto vaccino. L’obiettivo ultimo è infatti quello di consentire lo sviluppo di nuovi vaccini contro le malattie infettive. Sempre sul fronte della lotta alle malattie rare la Fondazione Cariplo recentemente ha stretto un’alleanza con altre quattro fondazioni europee (Fundaçao Calouste Gulbenkian, Fondation Mérieux, Nuffield Foundation e Volkswagen Stiftung) per sostenere le ricerche di studiosi africani contro le Neglected Tropical Diseases (NTDs), un gruppo di malattie ancora trascurate, sia dal punto di vista scientifico sia terapeutico, ma estremamente aggressive, visto che ne soffre un sesto della popolazione mondiale. Le NTDs affliggono le popolazioni povere – il 100% dei paesi classificati come “a basso reddito” è colpito da almeno 5 NTDs contemporaneamente – che vivono in zone dal clima tropicale. Le fondazioni hanno stanziato 3 milioni di euro (di cui 850mila da Fondazione Cariplo) che verranno destinati, tramite bando, a ricercatori africani vincolati ad attivare, nel corso degli studi, una “mentorship” con un istituto di ricerca europeo. 

da “Fondazioni” gennaio-febbraio 2013