Spread, rating, default: il nostro lessico quotidiano è stato invaso da parole che fino a qualche anno fa erano confinante nelle discussioni tra gli addetti ai lavori. I telegiornali e le conversazioni hanno dovuto fare i conti con competenze economico- finanziarie di base, di cui i più erano fino a poco tempo fa completamente digiuni. Ma quanti Italiani comprendono davvero fino in fondo quello di cui si sta parlando? Le analisi svolte dalla Banca d’Italia rilevano costantemente il basso livello di alfabetizzazione finanziaria degli Italiani. Per rispondere a questa lacuna, partendo dai più giovani, alcune Fondazioni di origine bancaria hanno avviato negli ultimi anni diverse iniziative volte all’educazione finanziaria nelle scuole. L’Acri, che ha storicamente nel proprio dna la cultura e la promozione del risparmio, ha deciso di valorizzare le attività di divulgazione e formazione su tematiche finanziarie avviate singolarmente dalle sue Associate. Un primo risultato ottenuto è stata la firma di un protocollo di intesa tra Acri e Abi/Patti Chiari, siglato nell’ottobre del 2010, volto a promuovere congiuntamente l’attività in questo campo, con l’obiettivo di coordinare e rafforzare le iniziative che autonomamente le singole organizzazioni svolgono in questo settore. Tale impegno ha visto poi la formazione di un Comitato Promotore fra alcuni soggetti istituzionali, per dare impulso, organicità e continuità all’azione in questo senso attraverso la creazione di un soggetto stabile. Nasce così l’idea di dare vita, in tempi brevi, alla “Fondazione italiana per l’educazione finanziaria” con la quale ci si propone di elevare e omogeneizzare i contenuti formativi finora proposti attraverso lo sviluppo di materiali didattici originali. La scelta è quella di favorire un apprendimento interattivo con finalità applicate e con iniziative che consentano il coinvolgimento delle comunità interessate, coagulando in questo sforzo le principali forze del mondo dell’impresa e della società civile, le Fondazioni, gli istituti finanziari. Peraltro la Fondazione sarà un soggetto nuovo, dotato di una propria autonomia, di un proprio sistema di governance e delle risorse necessarie a operare, con l’obiettivo di diventare nel tempo il punto di riferimento per l’educazione finanziaria nel Paese. La Fondazione promuoverà lo sviluppo e la standardizzazione di prodotti, metodi e applicazioni, diffondendo via web e territorialmente gli strumenti e il loro utilizzo. Si proporrà, inoltre, di mantenere alta la tensione a livello nazionale sui temi dell’educazione finanziaria. Ai fini della capillare diffusione dell’attività educativa e formativa nei territori, la Fondazione, attraverso accordi di partnership, si avvarrà di una rete di Centri di Educazione Finanziaria (Cef) che rappresenteranno un riferimento per le comunità locali sulle tematiche dell’educazione finanziaria. Oltre ad Acri e Abi sono finora promotori dell’iniziativa: Ania, Fe – der casse, Intesa SanPaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e le Fondazioni Cariplo, Crt, Mps, Compagnia di San Paolo.