I dati sono preoccupanti: l’80% delle vittime della tratta degli esseri umani sono donne. Il loro tragico destino è segnato in prevalenza da finalità di sfruttamento sessuale (76%), ma anche per motivi di lavoro, accattonaggio forzato e servitù domestica. Nella maggior parte dei casi le vittime provengono da Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria; al di fuori dell’Ue, arrivano prevalentemente da Nigeria, Vietnam, Ucraina, Russia e Cina. Inoltre il crescente rischio di povertà ed esclusione sociale causato dalla crisi attuale rende quanto mai necessario agire per prevenire e ridurre la vulnerabilità allo sfruttamento e alla violenza di donne e minori. Di questi dati drammatici si è discusso il 26 novembre a Milano nel corso di un incontro promosso dalla Fondazione Cariplo in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne indetta dall’Onu. L’iniziativa è stata anche l’occasione per ricordare la figura umana e intellettuale, a due anni dalla scomparsa, di Maria Paola Colombo Svevo, grande protagonista e sostenitrice degli interventi idonei a ridurre il fenomeno della tratta degli esseri umani e a proteggere le vittime. Una donna che ha speso tutta la vita nella promozione della coesione sociale, ricoprendo incarichi di responsabilità all’interno di istituzioni italiane ed europee, ed è stata membro della Commissione Centrale di Beneficenza della Fon dazione Cariplo. In suo nome è nato il progetto “Monza Insieme”, voluto dalla Caritas di Monza e dalla Cooperativa Novo Millennio. Il progetto riunisce varie iniziative sociali del territorio; tra queste: un pensionato femminile in fase di realizzazione, grazie a un’erogazione di 1,5 milioni di euro della Fondazione Cariplo; una comunità educativa che accoglie ragazze dai 14 ai 18 anni che provengono da situazioni famigliari fragili; la costituenda Fondazione Monza Insieme che avrà l’obiettivo di incoraggiare iniziative volte alla diffusione della cultura della carità, della solidarietà e dell’accoglienza.