Sono tante le iniziative delle Fondazioni di origine bancarica per avvicinare i giovani alla scienza. Ad esempio a Torino la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo ha recentemente inaugurato “Xké? Il laboratorio della curiosità” (nella foto una delle sale). Si tratta di un centro per la didattica delle scienze rivolto agli allievi e agli insegnanti delle scuole elementari e medie inferiori del capoluogo piemontese. Anche qui la chiave di volta sta nel suscitare nei bambini stupore e curiosità per i fenomeni scientifici, attraverso il gioco e la scoperta. Nato dalla consapevolezza che la “vocazione scientifica” di un individuo inizia a formarsi tra i cinque e i dodici anni, il centro è strutturato per stimolare la curiosità dei ragazzi a 360°. Il laboratorio si estende su circa 1.500 mq, divisi in sei sezioni: nella prima si realizzano piccoli esperimenti sulla percezione sensoriale; nella seconda si compie un viaggio dall’estremamente piccolo all’estremamente grande, alla scoperta delle unità di misura fondamentali; la terza è dedicata ai maggiori scienziati piemontesi (da Lagrange ad Avogadro, da Galileo Ferraris a Levi Montalcini); la quarta sezione si concentra su informatica e robotica; la quinta sulla matematica; l’ultima è riservata ai docenti e al loro aggiornamento didattico. Sempre a Torino la Fondazione Crt organizza dal 2005 il “Progetto Diderot”, che porta nelle scuole primarie e secondarie di Piemonte e Valle d’Aosta un vasto programma di lezioni, corsi, spettacoli e conferenze, utili ad arricchire e potenziare l’offerta didattica. Con l’ausilio di testi e computer, i ragazzi possono cimentarsi in campi eterogenei, scoprendo il piacere dell’apprendimento della fisica, delle scienze naturali e della matematica. Il Progetto Diderot finora ha raccolto un grande successo: vi hanno preso parte 10mila classi, 18mila insegnanti e 190mila studenti, con un investimento complessivo da parte della Fondazione Crt di 7,7 milioni di euro. In Lombardia, invece, la Fondazione Cariplo nel 2003 ha lanciato “Est – Educare alla Scienza e alla Tecnologia”, che si rivolge a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con l’obiettivo di avvicinarli alla cultura scientifica e tecnologica attraverso un approccio didattico informale e interattivo detto “hands-on” (toccare con le mani, conoscere attraverso il fare). Fino a oggi l’iniziativa ha coinvolto oltre 3mila insegnanti di 1.000 scuole e ha messo in rete 30 musei lombardi. A partire dall’anno scolastico in corso, infine, anche gli studenti senesi degli ultimi due anni delle scuole superiori hanno la straordinaria opportunità di scoprire da vicino le attività che si svolgono all’interno di un centro di ricerca e prendere così in considerazione l’ipotesi di scegliere un indirizzo scientifico per i loro imminenti studi universitari. Grazie a un accordo tra Fondazione Monte dei Paschi, Siena Biotech e Ufficio Scolastico Territoriale della Provincia di Siena, i giovani che stanno frequentando gli ultimi due anni prima dell’università potranno infatti entrare eccezionalmente nel Medicines Research Centre di Siena Biotech, visitarne i laboratori, incontrare ricercatori italiani e stranieri, porre loro le proprie domande. Ad alcuni studenti sarà anche offerta la possibilità di effettuare uno stage all’interno del Centro.
da “Fondazioni” gennaio-febbraio 2012
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