Quando si parla di ricerca scientifica in Italia si parte sempre lamentando la cronica carenza di investimenti pubblici e la scarsa capacità del nostro Paese di “attrarre cervelli” dall’estero. Spesso si trascura l’importantissimo ruolo che può svolgere la scuola nel dar vita agli scienziati di domani. Non a caso l’annuale classifica redatta dall’Ocse sulle competenze scientifiche degli studenti del pianeta colloca i quindicenni italiani al 35° posto rispetto ai loro coetanei di altri paesi. È quindi cruciale iniziare a ripensare come le materie scientifiche vengono insegnate nella nostra scuola dell’obbligo. Dei tanti progetti promossi e finanziati dalle Fondazioni di origine bancaria, per rendere più accattivante e coinvolgente l’insegnamento scientifico, il più recente è quello messo a punto dalla Fondazione di Venezia. Si chiama “Scienza in aula” ed è una vasta iniziativa rivolta agli studenti di età compresa tra i 6 e i 13 anni delle scuole primarie e secondarie della provincia di Venezia. Giunto ormai alla terza edizione, il progetto nasce per portare la scienza sperimentale direttamente in classe, stimolando ogni singolo studente attraverso lo stupore e il ragionamento e offrendo ai docenti esperimenti interattivi e curiosità che possono arricchire le lezioni. Le prime due edizioni di “Scienza in aula” hanno visto il coinvolgimento di oltre 11mila allievi di 139 scuole primarie (pari al 19% degli studenti della provincia di Venezia) e 52 scuole secondarie di primo grado della provincia (il 64% del totale delle scuole); 960 sono state le ore complessive di lezione, 480 i laboratori. Per l’anno scolastico 2011/2012 il progetto si articola in tre iniziative distinte, ma complementari tra loro. La prima, “Scienza in aula For School”, prevede l’organizzazione di 200 laboratori in classe rivolti alle scuole elementari e medie. Il tema da trattare è a scelta del docente tra quelli proposti: l’acqua, l’aria, la terra e i suoi fenomeni, la cellula, la chimica, la luce e il colore, il micromondo, il suono e l’aria, l’astronomia, il corpo umano, le piante, volare e galleggiare, l’elettricità e il magnetismo, l’alimentazione, l’energia. La seconda, “Scienza in aula Docet”, prevede lezioni pratiche e laboratori rivolti agli insegnanti di materie scientifiche delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Coinvolge in totale oltre 100 insegnanti, ognuno dei quali riceve un kit di materiale, che potrà utilizzare efficacemente per la riproduzione degli esperimenti in classe con i propri allievi. Al centro delle lezioni c’è pertanto l’acquisizione di conoscenze e tecniche nuove da poter spendere immediatamente in aula. La terza è “Scienza in aula Open Day” che coinvolge complessivamente oltre 1.000 studenti e genitori. Prevede l’organizzazione di tre weekend dedicati alla scienza, durante i quali gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado e le loro famiglie partecipano a laboratori sulla chimica, sulle energie rinnovabili e sulla fisica; inoltre le famiglie potranno anche accedere a un planetario digitale. Tutte queste iniziative rivolte al mondo della scuola promosse dalla Fondazione di Venezia sono improntate alla filosofia dell’“Imparare facendo”, un metodo formativo che mira ad accompagnare il percorso di maturazione e crescita personale dei ragazzi, offrendo loro occasioni di formazione qualificata attraverso il lavoro di gruppo e la sperimentazione diretta, anche tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali.