Fondazione Cariplo e Fondazione Crt sono tra le Fondazioni di origine bancaria che, al momento, hanno in corso progetti realizzati in cofinanziamento Ue. Perciò, all’incontro del 4 febbraio svoltosi in Acri, i rispettivi segretari generali, Pier Mario Vello e Massimo Lapucci, hanno presentato le proprie esperienze, di cui diamo brevemente conto. Inoltre, le due Fondazioni hanno di recente avviato una collaborazione proprio per esperire insieme, al meglio, le opportunità offerte dalla programmazione europea. «Negli ultimi anni Fondazione Cariplo si è attivamente impegnata nell’esplorazione sia di accordi di collaborazione in ambito internazionale con altre fondazioni di erogazione sia di opportunità di co-finanziamento da parte dell’Unione – spiega Vello –. Ne sono esempio, tra altri, i progetti BENISI e RRI Tools». “BENISI: Costruire una rete europea di incubatori per l’innovazione sociale” ha l’obiettivo di identificare in tutta Europa 300 innovazioni sociali tra le più promettenti e generatrici di lavoro, al fine di renderle poi replicabili a livello nazionale e/o internazionale in altre regioni europee. Partner del progetto sono: i-propeller (capofila, Belgio), The Impact Hub (Austria, Regno Unito, Svezia, Paesi Bassi, Romania, Italia), Diesis–Coop (Belgio), European Regional Authorities Deve – lopment Agency (Belgio), Pefondes (Belgio), insieme, appunto, a Fondazione Cariplo. Il costo complessivo del progetto (che ha una durata di 3 anni) è pari a circa 1 milione di euro ed è completamente finanziato dall’Unione Europea. Un altro progetto che vede partecipe Fondazione Cariplo è “RRI Tools – Ricerca e Innovazione Responsabile”, nato nell’ambito di un Accordo Quadro di Collaborazione con la Fondazione “la Caixa” (Spagna). È un progetto triennale totalmente finanziato dalla Commissione Europea, nel Settimo Programma Quadro, con un budget di 7 milioni di euro, che si propone di sviluppare, con la partecipazione dei principali stakeholder della filiera dell’innovazione (ricercatori, società civile, imprese, settore dell’istruzione) e con il coinvolgimento dei policy maker, un kit di strumenti che servirà a identificare le migliori pratiche e gli strumenti più efficaci per intraprendere azioni lungo uno dei sei pilastri della ricerca responsabile: governance, coinvolgimento della società civile, accesso aperto alla letteratura scientifica, etica della ricerca, questione di genere, educazione scientifica. Il kit sarà disseminato attraverso 19 hub in tutto lo Spazio Europeo della Ricerca e verrà continuamente alimentato tramite la creazione di una Comunità di Pratica. Fondazione Cariplo si occuperà in particolar modo della identificazione di buone pratiche con riferimento al tema dell’ “open access” e della disseminazione dei risultati del progetto nei territori italiano e svizzero. Oltre alla Fondazione Cariplo, a RRI Tools partecipano altri 27 partner, tra cui Fondazione “la Caixa”, Foundation for Polish Science e la fondazione belga King Baudouin. Per quanto riguarda Fondazione Crt, l’iniziativa di punta nel campo dei partenariati europei è finora il progetto “Caravan”, che si propone di esplorare il tema della “Rinascita dalla Crisi”, attraverso la messa in atto di interventi culturali e rappresentazioni artistiche basati sulla metodologia del Teatro Sociale e di Comunità (un teatro che coinvolge attivamente il pubblico nell’evento performativo), in diverse località europee (a tutt’oggi 50), al fine di suggerire soluzioni comuni per superare la crisi, purtroppo in corso in gran parte degli Stati comunitari. Il progetto – che ha coinvolto 11 partner, di cui Fondazione Crt capofila, 9 paesi europei, 90 associazioni, 120 professionisti, tra cui artisti, operatori sociali e di sviluppo di comunità, e che ha impegnato 42 mesi di lavoro (per 4 produzioni teatrali) e 2,9 milioni di euro, di cui 1.474.000 di finanziamento Ue – è giunto al suo ultimo anno di attività. Termina, perciò, la fase degli spettacoli e degli interventi di comunità e si passa a quella di valutazione del progetto e della metodologia da esso adottata. Peraltro, grazie a un approccio fondato su criteri di inclusività e sostenibilità, l’esperienza del Teatro Sociale potrà continuare a livello locale anche al termine del progetto, come sta per esempio accadendo presso le scuole del quartiere torinese di Pietra Alta. Dopo circa tre anni di “sperimentazione”, anche alla luce della nuova stagione di finanziamenti appena iniziata, Fondazione Crt ha ormai strutturato la propria attività legata alla progettazione europea, che è diventata sempre più importante per fare fronte comune per la crescita dei territori. Sono così nati seminari di formazione rivolti anche alle piccole e medie imprese, oltre a iniziative congiunte con altre Fondazioni come l’evento organizzato il 6 dicembre scorso a Torino con la Fon dazione Cariplo, che a partire da Creative Europe ha affrontato temi di interesse soprattutto per le organizzazioni del settore culturale. E al riguardo è già stato organizzato un secondo appuntamento, il 6 marzo, sempre con Fondazione Cariplo, ma in questo caso a Milano. «La partecipazione ai progetti europei – dice Lapucci – consente alla Fondazione di progettare e realizzare iniziative di portata europea in linea con la propria mission. E da ora si cercherà di portare a un livello europeo i progetti propri di Fondazione Crt, rispetto ai quali essa dispone di competenze interne che potrebbe condividere con altri partner europei, arricchendo a sua volta il proprio bagaglio di conoscenza».